Un’Inter senza gioco agguanta la Roma con il cuore

Vecino agguanta la Roma nel finale dopo il vantaggio di El Sharaawy nel primo tempo. Il cuore dei ragazzi nell’ultimo quarto d’ora raddrizza una brutta partita che si era messa malissimo. Squadre dotate di pochi schemi con due allenatori che l’hanno messa sul pressing e lo scontro fisico. Spettacolo assente a San Siro e continua la crisi di Perisic.

Il gol di Vecino con uno stacco risolutore

A San Siro va in scena un calcio postsacchiano con pressing asfissiante da ambedue le parti che spezza ogni trama di gioco. L’Inter pressa alto con Borja e Icardi sui due centrali, Vecino che si alza su Strootman (stasera nel ruolo di De Rossi) e addirittura Miranda alto sull’interno destro Pellegrini. Il pressing della Roma è ancora più asfissiante e portato con maggiore cattiveria nel corpo a corpo con l’immancabile Nainggolan a ringhiare sui centrali e addirittura su Handanovic, a volte persino Fazio e Manolas si alzano nella metà campo avversaria. E’ una sorta di catenaccio alla rovescia che distrugge ogni formula di gioco e presumibilmente sfianca le due squadre. Dopo il 20′ per fortuna il pressing è meno ossessivo con la Roma che si difende con un 4-1-4-1 dove spesso Nainggolan e Gerson si scambiano le posizioni andando quest’ultimo a difendere internamente. Il muro dei quattro più Dzeko mette sempre in inferiorità numerica il centrocampo dell’Inter. Anche in fase offensiva Gerson gioca sull’interno lasciando la corsia libera alle scorribande di Kolarov, inizialmente contenute da Candreva e poi divenute vera spina nel fianco quando l’ex laziale fatica a rientrare. Dall’altra parte Florenzi rimane principalmente a curare Perisic, mentre Nainggolan si alza da seconda punta per una sorta di 3-5-1-1 iperoffensivo con El Sharaawy sempre alto a destra a ricevere i cambi di gioco dopo un iniziale sviluppo che è sempre volutamente sbilanciato sul centrosinistra per sorprendere l’Inter sul lato di Santon o appunto aprire la corsia sinistra per Kolarov. (Allison; Florenzi, Manolas, Fazio; El Sharaawy, Pellegrini, Strootman, Gerson, Kolarov; Nainggolan; Dzeko). Da parte sua l’Inter non sembra aver preparato nessuno schema nuovo durante la pausa invernale, il gioco è ancora palla a Candreva o Cancelo e cross in mezzo, cosa che comunque produce due occasioni per Perisic che manda fuori di testa e la seconda volta si addormenta in area privo di cattiveria. Icardi invece viene ripetutamente servito con lanci dalle retrovie di Gagliardini e Skriniar, ma patisce lo strapotere fisico di Manolas e Fazio non sfruttando tre palloni. La Roma colpisce con un rinvio del portiere che pesca la linea difensiva dell’Inter pericolosamente sulla linea di metà campo e scavalca un goffo Santon dando il via libera ad El Sharaawy beffardo con lo scavetto su Handanovic. L’Inter difende con un 4-3-3 con Valero che scala sull’interno sinistro andando ad aiutare Santon, Gagliardini perno basso e Vecino interno destro.

L’esultanza della Roma.

Inizia la ripresa e ricomincia il pressing, difficile vedere calcio in questo modo. Sembra quasi che i due allenatori, avendo poche soluzioni di gioco la buttino sulla fisicità e temendo di difendere bassi, nonostante centrali in campo come Miranda, Skriniar, Manolas, tranquillamente in grado di reggere gli uno contro uno, decidano di difendere altissimi per non correre rischi. Spalletti ripresenta l’Inter in campo con Brozovic al posto di Gagliardini abbassando Borja Valero in fase d’impostazione. Non succede però nulla per svariati minuti, la Roma continua a difendere con un 4-1-4-1 (Allison; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Strootman; El Sharaawy, Pellegrini, Gerson, Nainggolan; Dzeko), che di fatto vanifica gli attacchi a tre (Cancelo, Candreva e Vecino) sulla destra dell’Inter, con Kolarov, Nainggolan e Gerson a fare parità numerica più Fazio che si alza creando superiorità. Le acque stagnanti si smuovono al 70 quando Spalletti rompe gli indugi e inserisce Eder al posto di Candreva, il neoentrato però gioca affianco di Icardi così come ora Perisic per un 4-2-1-3 iperoffensivo: Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, Santon; Vecino, Valero; Brozovic; Eder, Icardi, Perisic. La Roma è messa in difficoltà dai lanci lunghi con la difesa alta sorpresa un paio di volte dovendo poi vedersela con tre punte centrali e dal decentrarsi a sinistra di Brozovic. La risposta di Di Francesco arriva cinque minuti dopo con l’ingresso di Juan Jesus al posto di El Sharaawy, mentre già Peres aveva preso il posto dell’infortunato Gerson per un 3-5-1-1 che pareggia il tridente nerazzurro con un tre contro tre in area giallorossa e mantiene la superiorità numerica a centrocampo con il rombo: Allison; Manolas, Fazio, Jesus; Peres, Florenzi, Strootman, Pellegrini, Kolarov; Nainggolan; Dzeko. Ma l’Inter ormai risolve i suoi problemi d’impostazione e l’inferiorità numerica a centrocampo buttando la palla in avanti e gettando il cuore oltre l’ostacolo, però Allison si supera due volte su Icardi. Infine è determinante l’ingresso di Dalbert al posto di Santon: Il brasiliano duetta con Brozovic prendendo Peres e mette in difficoltà la difesa giallorossa con una rimessa lunga respinta affannosamente sui piedi di Brozovic, quindi lo stesso Dalbert porta via l’ingenuo Peres creando lo spazio per il cross di Brozovic con Nainggolan che attarda il raddoppio, Fazio va a vuoto e Vecino può colpire di testa per il pareggio! Siamo all’86’ e ora i nerazzurri tentano l’impresa, poi la Roma un nuovo colpo di coda, ma l’arbitro fischia la fine.

INTER-ROMA 1-1
MARCATORI: 
31′ El Shaarawy (R), 86′ Vecino (I)

INTER (4-2-3-1): 1 Handanovic; 7 Joao Cancelo, 37 Skriniar, 25 Miranda, 21 Santon (76′ 29 Dalbert);  11 Vecino, 5 Gagliardini (46′ 77 Brozovic); 87 Candreva (70′ 23 Eder), 20 Borja Valero, 44 Perisic; 9 Icardi. In panchina: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 2 Lisandro Lopez, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 10 Joao Mario, 17 Karamoh, 99 Pinamonti. Allenatore: Spalletti.

ROMA (4-3-3): 1 Alisson; 24 Florenzi, 44 Manolas, 20 Fazio, 11 Kolarov; 7 Pellegrini, 6 Strootman, 30 Gerson (70′ 25 Bruno Peres); 4 Nainggolan, 9 Dzeko (84′ 14 Schick), 92 El Shaarawy (75′ 5 Juan Jesus). In panchina: 28 Skorupski, 18 Lobont, 15 Moreno, 33 Emerson Palmieri, 22 Nura, 17 Cengiz Under, 23 Defrel, 48 Antonucci. Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: Massa. Assistenti: Meli – Costanzo. Quarto uomo: Banti. Var: Damato, assistente Vuoto.

Note
Spettatori: 57.066
Ammoniti: Perisic (I), Cancelo (I)
Corner: 6-5
Recupero: 1°T 0′, 2°T 4′.