Il ct argentino Sabella sembra intenzionato a far giocare Palacio nella partita di domani con l’Uruguay, nonostante la botta rimediata dal giocatore nella precedente gara con il Perù. Ci risiamo, è una vecchia storia, il travagliato rapporto tra l’Internazionale e le nazionali, in particolare sudamericane, si arricchisce di un altro capitolo o se vogliamo di un altro scalo aereo. L’Inter aveva chiesto all’Argentina di non schierare il trenza, siamo in piena emergenza attacco con Alvarez e Milito infortunati e con lo stesso Icardi non al meglio che sempre Sabella farà giocare domani.
Ma il potere di persuasione dell’Inter nei confronti delle nazionali pare essere quello di un venditore di enciclopedie in un palazzo di analfabeti. Così ci troviamo di fronte all’ennesima vicenda di un giocatore che parte sano e rischia di tornare rotto dai voli transoceanici. Già perchè c’è anche l’oceano di mezzo, che consegna all’Inter i suoi a sole 48 ore dalla partita. Come non ricordare il derby dell’aprile 2011, quando quasi tutta la squadra rientrò dal Sudamerica a poche ore dal match, rovinosamente perso 3-0. Oppure Guarin che nel marzo scorso perde l’aereo prima di Inter-Juve? A questo punto c’è da chiedersi se il nuovo corso societario non penserà ad un’Inter un po’ meno sudamericana e un po’ più europea. I vivai tedeschi, olandesi, belgi, francesi, croati, serbi, continuano a sfornare giovani campioni, tutti ad un’ora di aereo.
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