Una situazione pericolosa

In questi giorni Thohir ha provato a fare chiarezza, a volte riuscendoci, a volte generando disorientamento tra i tifosi. Partiamo dagli obbiettivi: A novembre il presidente aveva parlato di terzo-quarto posto, poi qualche giorno fa ha lasciato tutti di stucco limitandosi a definire di transizione (l’ennesima) questa stagione, non ponendo più obbiettivi.inter-chievo 1-1 gol chievo

Uno scenario davvero allarmante per una squadra che dà già segni di deriva, con mezza rosa consapevole di dover fare le valigie a fine stagione, non fissare dei risultati da raggiungere rischiava di riprodurre il replay della stagione scorsa. Così Thohir è tornato sui suoi passi e ha fissato il quarto-quinto posto e la qualificazione all’Europa League come obbiettivo. Ad ogni modo il magnate ha tenuto a precisare che questa è l’ultima stagione di Moratti e non la sua prima, dandone un’immagine romantica (“Non è l’anno zero, ma l’ultima stagione del ciclo del triplete”). Peccato che il ciclo del Triplete si è chiuso nel 2010 con la vittoria nel mondiale per Club, o a voler essere generosi nel 2011 con l’ultimo titulo, la Coppa Italia. Quello che però voleva dire Thohir è che lui sarà responsabile dei risultati sportivi solo dalla prossima stagione ed ora è impegnato a risanare i conti del Club. Fatto sta però che Moratti si è già defilato e in questo momento stiamo assistendo ad un vuoto di potere molto pericoloso e gli effetti sui risultati sportivi già si vedono.Moratti Thohir mao E’ già noto che anche Branca e forse altri dirigenti lasceranno l’Inter a fine stagione, tutto il peso della società dunque ricade sull’allenatore, che non sembra in grado di reggere la pressione. Mazzarri ha più volte manifestato il suo disagio, chiedendo alla società di abbassare gli obbiettivi, affermando di essere arrivato all’Inter nel momento sbagliato e di essere stato spiazzato dall’addio di Moratti. Thohir non può fare altro che confermarlo a gran voce fino a giugno, ma è chiaro a tutti che il modello Arsenal o Ayax che l’indonesiano ha in mente non calza a pennello con l’attuale allenatore. Modello fin qui chiacchierato, ma ora esplicitato dallo stesso Thohir, che ha pubblicamente congedato gli eroi del Triplete e fissato a 24-26 anni l’età media futura della squadra. Intanto però c’è un girone di ritorno da affrontare. Davvero è impossibile fare un piccolo sforzo già a gennaio?

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3 commenti su “Una situazione pericolosa

  1. Bisognerebbe spiegare al nuovo Presidente Thoir che per vincere in Italia e sopratutto in Europa e nel Mondo, come ha fatto fino alla somma gloria del Triplete e del Mondiale per Club l’Inter del Presidente Moratti e del solo, unico e immenso Capitano Javier Zanetti, hai bisogno si di ringiovanire l’organico, ma acquistando giocatori di valore assoluto come ha fatto la Presidenza Moratti anni prima iniziando dallo stesso Capitano Zanetti (suo primo acquisto) passando per i vari Cambiasso, Samuel, Figo, Snejder (per la cronaca tutti giocatori del Real Madrid) per arrivare a Milito, Eto’o, Lucio, Thiago Motta, Viera, Ibra, Stankovic (tutti calciatori di oggettivo e indiscutibile valore) e non pensare di arrivare alla qualificazione in Europa League (forse) con i vari Taider, Ranocchia, Kuzmanovic, Belfodil (mi limito a nominare questi 4 attuali calciatori) che con tutto il rispetto non valgono Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito infortunati.

  2. Sono in totale accordo con Antonio…anzi vorrei aggiungere….e ricordare al nuovo Presidente Thoir che il modello Ajax e Arsenal non mi sembra che abbia portato a queste 2 squadre 16 titoli vinti negli ultimi 9 anni….anzi preciserei che, come sempre accade in Italia, Olanda, Spagna, Germania e Gran Bretagna non esistono squadre con un’eta’ media tra i 24 e i 26 anni che vincono a livello nazionale e, ma e soprattutto a livello Europeo e Mondiale, come invece riuscì a fare l’Inter di Moratti dal 2004 al 2011…!!! Concordo anche sugli Eroi del Triplete (Zanetti, Cambiasso, Samuel e Milito sono tutt’oggi, con Palacio, gli unici Top Player che ha l’Inter in squadra…!!!)

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