Il campionato dei campioni d’Europa
L’Inter vende Lukaku e Hakimi, il Milan Donnarruma, la Juve Cristiano Ronaldo e, non da ultimo, l’Udinese cede Rodrigo de Paul. Tutti all’estero. Eppure io dico che sarà uno dei campionati più combattuti e avvincenti da decenni a questa parte. Sono impazzito?
No, dopo il dominio decennale juventino, dopo la penta-era interista, prima ancora il duopolio Juve-Milan, era dalla fine degli anni ’90 che non si vedevano così tante candidate allo scudetto pur sempre tanto ambito e tricoloreggiante. Tornano alfin le sette sorelle, che ora non includono più Parma e Fiorentina, ma vedono ancora Inter, Milan, Juve, Lazio, Roma e ora Napoli e Atalanta, più o meno tutte queste sullo stesso livello.
Cercano un posto al sole Sassuolo, Bologna, Sampdoria, Cagliari, Fiorentina, perchè il mercato “bloccato” permette di tenere tanti giocatori, infatti Daamsgard rimane ai blucerchiati, mentre i viola tengono Castrovilli e Vlahovic, i neroverdi tengono Boga e Raspadori, i sardi Nandez.
Squadre collaudate con uno o due cambi rispetto alla stagione scorsa, tra i passaggi più interessanti, non parlando della nostra Beneamata, annovero Musso dall’Udinese all’Atalanta, Zaccagni in prestito dal Verona alla Lazio, gli scaligeri dopo il passaggio di Pessina all’Atalanta dell’anno scorso si indeboliscono ulteriormente. Il Torino si consola avendo mantenuto il suo capitano Belotti.
Il resto sembra lotta per non retrocedere, ma grande curiosità per le neopromosse, sopratutto l’Empoli del sempre bel gioco, la Salernitana di Ribery (ma chi altro?), il Venezia, mentre lo Spezia ci riprova, il Genoa è sempre lì, che altro c’è da dì? Solo buon campionato a tutti. E se va bene a me, come diceva Maurizio Costanzo …