Un mercato di precisione chirurgica

Finale di calciomercato per l’Inter

L’imminente arrivo di Palacios, non ancora ufficializzato, ma dato per scontato dagli addetti ai lavori, potrebbe aver chiuso il mercato dell’Inter. Si parlava anche di una cessione di Correa e Arnautovic per dare spazio a uno o due nuovi attaccanti, ma per ora non è stato così. La più classica delle telenovele estive quest’anno ha riguardato Gudmunsson, seconda punta del Genoa, poi mai arrivata. Ma il vero grande colpo del 2024 è stato non aver venduto, almeno finora, nessun elemento pregiato, anzi, il rinnovo a Lautaro, Barella e Simone Inzaghi sono stati i veri grandi colpi della dirigenza e il biglietto da visita della nuova proprietà dopo anni di cessioni importanti ad ogni sessione. Lautaro a memoria è il giocatore con lo stipendio più alto della storia dell’Inter. Oaktree è decisa a mantenere le fondamenta e i piani della casa, già a più livelli, ora abbelliti da diversi terrazzi. Salutati infatti alcuni giocatori in scadenza di contratto (Cuadrado, Klaassen, Audero e Sanchez) i quali avevano trovato poco spazio per un motivo o per l’altro, sono arrivati quattro nuovi calciatori che partono, più che da riserve, da vicetitolari: Sono Zielinski, Taremi, Martinez e l’imminente Palacios, come detto. La rosa è qualcosa che al momento è di un ordinato, pulito da far paura, una casa luccicante, una villa in ampliamento, ma perchè è così ordinata e pulita? Ci sono infatti due giocatori per ogni ruolo perfetti per il 3-5-2 di Simo più il terzo portiere, la quinta punta e almeno un giovane della primavera da aggregare. Venticinque giocatori, l’ideale di ogni allenatore, che non ama trovarsi con rose di 28-29 elementi come spesso accade. Gli unici ragionevoli dubbi dei tifosi possono essere sulla tenuta fisica e continuità di rendimento di Arnautovic, sulla tenuta mentale di Correa, ma chissà che Zigo-Zago non riesca a fare un buon lavoro anche su di loro. Personalmente a me l’unica cosa che preoccupa veramente è questa preparazione ridotta, il già alto numero di infortuni muscolari, l’aumento quantitativo di partite e il peso, prima di tutto mentale, sui giocatori perchè l’estate prossima sanno già che non faranno vacanze per giocare il mondiale per club e nel 2026 avranno quasi tutti i mondiali con le loro nazionali.