Un Destro da KO

Alla Roma è bastata una mezz’ora abbondante giocando con quella aggressività richiesta da Zeman per portarsi in vantaggio di due gol e incanalare la partita, all’Inter non è bastato tutto il secondo tempo e parte del primo per raddrizzare la partita, nonostante le occasioni non siano mancate, poca prontezza da parte di Palacio, Guarin e Alvarez, tocca accontentarsi del gol di Palacio in chiusura di primo tempo sfruttando un calcio piazzato.

 

Rispetto a tre giorni fa l’Inter si è coperta con un centrocampista in più e un attaccante in meno, ma l’unico effetto è stato quello di isolare Palacio, mentre il centrocampo è stato saltato agevolmente dai giallorossi. 3-5-1-1, ma con Cambiasso che arrivava quasi ad affiancare Guarin sulla trequarti, e dopo cinque minuti quasi non s’involava verso la porta, troppo lontana, c’era il tempo di rimontarlo.

Confermata la difesa, a centrocampo c’è Obi esterno destro, impegnato più a marcare Totti che ad avanzare, mediani Zanetti e Benassi, ben presto superati dall’intensità giallorossa. Detto della posizione atipica di cambiasso, che produceva solo qualche abbozzo interessante e nulla più, sulla sinistra confermato Pereira in debito di brillantezza, Guarin sulla trequarti e Palacio a reggere l’attacco con sfiancanti tagli e difesa del pallone in attesa di qualche inserimento che tardava.

 

 

Il gol di Florenzi

Roma ovviamente con il 4-3-3, rispetto a domenica Stekelenburg tra pali, Burdisso a far coppia con Marquinhos, Tachsidis al posto di De Rossi, per il resto confermati terzini Piris e Balzaretti, Bradley e Florenzi interni, Destro al centro dell’attacco al posto di osvaldo affiancato da Lamela e Totti. Ma era l’atteggiamento ad essere completamente diverso, difesa dieci metri più avanti, pressing alto, gioco in verticale e centrocampo dell’Inter ben presto sommerso. I due gol giallorossi tutti e due dalla destra grazie a Piris, che prima crossava per l’inserimento di Florenzi, palla piazzata di testa, Handanovic sorpreso, il secondo un cross per Destro, Chivu tagliato fuori, Ranocchia in ritardo, e l’ex interista insaccava. In mezzo Guarìn aveva colpito il palo esterno e Totti a tu per tu con Handanovic aveva perso l’attimo buono, poi Ranocchia aveva salvato sulla linea. Ma non ci sarebbe nulla da dire se arrivasse anche il terzo gol, magari su altro cross di Piris, un tirocross questa volta, con Handanovic in affanno netto a deviare sul suo palo. Puntuale come domenica però la Roma finiva la benzina intorno al 40′, l’Inter si riaffacciava prima con una stoccata di Guarin respinta da Stekelenburg, poi confermava la sua pericolosità sui calci piazzati quando Cambiasso batteva lungo e Palacio anticipava tutti, portiere compreso, riaprendo la partita.

 

 

Il gol di Palacio

Tutto diverso nella ripresa, Stramaccioni passava al 4-4-2 con Guarin che affiancava Palacio, Zanetti scalava terzino destro, Nagatomo entrava esterno destro al posto di Obi e Jesus si allargava terzino sinistro. Ma soprattutto era un altra Roma, sfilacciata e svuotata, non poteva che concedere il fianco ai milanesi. Subito palacio vedeva l’inserimento di Guarin, che si faceva strozzare il tiro da Marquinhos, poi era Palacio a vedersi offrire una doppia grande occasione dalla difesa, senza avere la determinazione giusta. A metà ripresa si rivedeva Alvarez al posto di Pereira, scambio di fascia con Nagatomo e grande giocata dell’argentino che mandava a spasso due difensori ma si vedeva respingere il tiro. Grande rammarico e finiva 2-1, e siccome in lega odiano la coppa Italia e sono decisi a togliergli ogni interesse, il ritorno si giocherà ad aprile.

 

 

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