Un derby da vincere a tutti i costi

Milito esulta nel derby d'andata

Un’annata strana ed estenuante questa, dove ogni volta che l’Inter ha ripreso il filo con la vittoria è arrivata la sconfitta, ogni volta che la classifica si è fatta interessante si è riscesi nel limbo. Ma un’annata anche lacerante, dove se ne sono sentite di tutti i colori nell’ambiente nerazzurro, da Cambiasso capo della Spectre, a Moratti non più tifoso, a chi si augura che l’Inter non arrivi terza perchè così non ci sarebbe la rivoluzione totale con la cessione di venti giocatori e l’acquisto di altrettanti. Il tanto peggio tanto meglio è una delle cose peggiori che possano esistere, ed è senza fondo. L’ultima è che non dovremmo vincere il Derby domenica perchè altrimenti favoriremmo la Juve. Meglio quindi farsi umiliare dal Milan nella possibilità che la Juve possa fare passi falsi, che poi magari non farà. Così ci facciamo prendere per i fondelli da tutti e due. E’ bastata un’annata storta per far emergere ogni possibile contorsione malsana tra i tifosi, ma è possibile per un tifoso interista non voler battere il Milan? Pur di lasciarsi alle spalle questa stagione c’è chi è disposto a prendere a picconate la propria squadra, ma una volta fatta tabula rasa c’è poco da ricostruire. L’Inter che fa vincere il Milan sarebbe il segno di resa totale di un ambiente senza identità, incapace di ripartire da se stesso, e anche di fare realmente i conti con la realtà, a cominciare dal fatto che Juve o Milan una delle due lo scudetto lo vincerà, e non siamo certo noi a dover abbassarci a fare da arbitri tra due squadre che comunque la si rigiri sono tali e quali. Abbiamo altro a cui pensare, a cominciare dal ripartire da noi, a cominciare dal vincere il Derby, l’unica cosa salutare da fare, e magari serve per un posto in Europa, anche Europa League, sì anche quella pur di non rimanere fuori dall’Europa, perchè rimanere fuori dall’Europa per riposarsi durante la settimana è roba da provinciali juventini. Da una stagione negativa si può ripartire, ma se si perde la dignità poi è dura risalire.

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