Borja Valero, barba lunga alla Bud Spencer, viene dalla Spagna, dove si giravano gli Spaghetti-Western tra polvere e scenari mozzafiato. Perisic, occhi azzurri alla Terence Hill, sgusciante come nelle risse da saloon. Eppure ieri sera a Cagliari le parti si sono invertite. Perisic ha fatto il Bud Spencer, generoso a sacrificarsi a fare l’interno di centrocampo, duellando con Barella, con cazzotti veri, mentre Borja Valero sgusciava in avanti come un Terence Hill, agile e belloccio. E’ questa l’Inter degli amici, dove ognuno si aiuta l’un l’altro e dove ogni giocatore è pronto a fare due-tre ruoli. Spalletti ormai ruota la squadra come una fisarmonica, con l’Atalanta parte con il 4-2-3-1, poi passa al 3-5-2, chiude con il 4-3-2-1. A Cagliari idem, si alterna il 4-2-3-1 con il 3-5-1-1. Duttilità, individuale e di squadra, è il segreto di questo primo posto per una notte. D’ambrosio, terzino destro e poi laterale nella difesa a tre. Santon, terzino sinistro e poi quinto di sinistra a centrocampo. Gagliardini, interno sinistro in coppia con Vecino, poi perno basso in un centrocampo a tre, poi interno destro in coppia con Valero. Lo stesso Valero, si sbizzarisce, trequartista nel 4-2-3-1, poi mezz’ala sinistra in un centrocampo a tre, poi play basso alla Pirlo, poi di nuovo trequartista e infine interno sinistro in coppia con Gagliardini nel 4-2-3-1 del secondo tempo. Perisic, ala sinistra, poi trequartista centrale, poi interno sinistro in un centrocampo a tre, uomo di sacrificio, impensabile un anno fa. Candreva ala destra, primo da destra nel centrocampo a cinque, Icardi nella propria metà campo a prendere palla. Tutti per uno uno per tutti. E ora tocca agli altri: Domenica prossima con il Chievo Miranda e Gagliardini squalificati, Vecino probabilmente infortunato, sotto con Brozovic, Joao Mario, Ranocchia. Avanti Inter.