Tutti contro i giocatori e nessuno contro Spalletti

L’Inter-nazionale sotto attacco

Rieccoci online amici, come promessovi. Ma prima di tuffarci nel cielo neroblue, diamo uno spazio a questi europei 2024. Ci vuole. Tanta gente si è stupita che l’Italia ha sofferto a battere l’Albania, ma non si tiene conto che la loro nazionale non è quella di dilettanti che giocavano solo nel campionato albanese isolati dal mondo 40 anni fa. Quasi la metà di questa nazionale invece ora gioca proprio nel campionato italiano e negli altri tornei occidentali. Allora bisogna adattarsi, non sottovalutare gli avversari e saper soffrire. Questo vale anche per la Svizzera, il suo portiere – Sommer – per esempio oggi gioca nell’Inter, e che portiere, inimmaginabile 40 anni fa, immaginate Walter Zenga o Bordon portiere della Svizzera, per carità, magari non è a quel livello ma quasi, ma vale per la Slovacchia, la Slovenia, persino la Georgia (complimenti!). Il calcio è cambiato, l’equilibrio la fa da padrone.

Altro capitolo è invece il giudizio sui nostri giocatori, da molti dipinti come brocchi, scarsi, chissà perchè, e certo non ci sono più i grandi numeri dieci e i numeri nove, come voluto d’altronde dagli allenatori contemporanei e dalle loro manie di protagonismo, ma non vorrei che il fatto che molti sono giocatori dell’Inter e quasi non ci sono giocatori della Juve, del Milan e del Napoli a parte pochi, portasse molti a sparare a zero su questi giocatori, anche per insieme scagionare da ogni responsabilità Papa Spalletti.

Ed ecco il Papa col sorrisetto sarcastico, la sua retorica da prete dal pulpito, condita dalle sue crisi isteriche da buzzurro zappatore, eccolo di nuovo tra noi, ha in mano un blocco Inter e li mette tutti fuori posizione, invece di integrarsi col gioco di Simone Inzaghi, di dieci spanne superiore a lui anche per umiltà, signorilità e competenza.

Ma nonostante Spalletti, diciamo forza Italia sempre, perchè io ci credo, però non facciamoci ingannare con la storia del tabellone favorevole, come abbiamo detto questo è l’Europeo dell’equilibrio e nessuno va sottovalutato. Ci credo ma ci sarà da sudare.