Nell’intervista a Sky sport24, Thohir ha smentito le voci che lo vorrebbero già attivo sul calciomercato, ha ribadito di voler lavorare insieme a Moratti, di trovare “enjoying” il lavoro di Mazzarri e di considerare la passione e la creatività il motore del suo lavoro, che lo tiene impegnato fino alle undici di sera o l’una di notte, ma “grazie alla passione non sento la fatica”. Ha inoltre ricordato i suoi successi di imprenditore (Il quotidiano Republika rilevato sull’orlo del fallimento e portato ai picchi di vendite) e l’importanza dell’appoggio della sua famiglia ed è anche tornato sulla conoscenza della storia dell’Inter e su quella frase su Ventola, dicendo che “è facile ricordare i tre tedeschi, Roberto Baggio, Ronaldo, ma io ricordo anche chi ha aiutato l’Inter con un solo gol”. Va beh dai Ventola ne fece cinque.
Un Thohir possiamo pure dire ancora abbottonato, ma che comincia a farsi conoscere, giunto alla sua terza intervista ai media italiani, dopo quelle a La Repubblica e Sportmediaset. L’imprenditore 43enne ha però ribadito la necessità per l’Inter di trovare rinforzi sulle fasce e l’importanza che per lui ha il settore giovanile, ma “non ho ancora parlato con Moratti di mercato e con Mazzarri ci siamo solo salutati”. A questo punto sembra che il mercato di gennaio sarà ancora affidato alla vecchia dirigenza, che Thohir, almeno a parole, dice di non voler smantellare, ribadendo l’importanza per un business man di lavorare insieme ai soci, “perchè se si è da soli e troppo sicuri di se stessi si finisce con lo sbagliare, lavorando in team ognuno corregge gli errori dell’altro. Non sarò un proprietario che decide chi comprare senza consultare Moratti e i dirigenti. Nel prossimo incontro metteremo a punto la strategia per i prossimi 3-5- anni”. Speriamo sia vincente.