Le dichiarazioni di Thohir dall’Indonesia, riportate dal sito ufficiale, delineano un quadro più chiaro. Oltre a ribadire la fiducia in Mancini (“Avete letto tante cose su Mancini, ma lui ha ancora un anno di contratto. È un grande allenatore, ha fatto bene e tutta la dirigenza è felice del suo lavoro. Ci sono dei rimpianti, ma non risolveremo il problema lamentandoci. C’è grande fiducia in Mancini, vogliamo spingerlo a dare il meglio”), Thohir ha individuato alcuni pilastri della squadra, dal quale si aspetta una crescita nella leadership e nel citarli li ha in qualche modo blindati, anche se nel calciomercato non si può mai sapere: “Abbiamo bisogno di inserire in rosa calciatori che abbiano una buona leadership. Ma abbiamo già elementi importanti come Perisic, Kondogbia, Icardi e dobbiamo proteggerli. Rafforzeremo ancora la squadra – ha proseguito il presidente nerazzurro – vogliamo 2-3 giocatori che possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”. Non stupisce che al contrario non vengano nominati Handanovic, Murillo e Brozovic, i quali sembrano sempre più i possibili “sacrificati”, ma purtroppo non si nominano tra i leaders nemmeno Medel e Miranda, creando la preoccupazione anche questi due giocatori possano essere ceduti.
7 commenti su “Thohir blinda Mancini, Kondogbia, Perisic e Icardi”
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Parliamoci chiaro: l’Inter è una società ridotta con le pezze al culo; non solo dal punto di vista economico ma anche tecnico. Consideriamo che siamo stati costretti a vendere in anticipo gli incassi del futuro campionato; e che tecnicamente non esiste un reale progetto contrariamente di quanto venga sbandierato. Inoltre, l’attuale struttura societaria è deficitaria non avendo personalità adatte a rappresentare l’Inter nel panorama politico-sportivo e nei rapporti società-squadra. Abbiamo Zanetti, che come vicepresidente potrebbe svolgere il ruolo che Thohir, per vari motivi, nonchè per incapacità, non puo’ realizzare; ma sappiamo bene che è solo una figurina che non conta una mazza, al di là dei soliti blablablà di circostanza. Ci si aspettava qualcosa in piu’ da Mancini ma ha fallito, sia nel ruolo del tuttofare, sia in quello di tecnico; soprattutto considerando le attuali condizioni dell’Inter che ha bisogno di un tecnico che non sia solo tattico ma che sappia insegnare calcio e che abbia duttilità psicologica nel capire la personalità dei giovani e nell’assemblare peculiarità ben distinte. Invece abbiamo un signore che litiga con tutti, incapace di comprendere e plasmare; saprà essere bravo con presidenti miliardari che gli acquistano calciatori come figurine, ma incapace di costruire e modellare risorse da sviluppare. Tante volte nel passato abbiamo invocato la considerazione necessaria per giovani talenti come Duncan, Benassi, M’Baye e qualche altro: nulla! Si è preferito , peraltro, in regime di povertà e di debiti, spendere 40-50 milioni per Kondo Melo, Telles, etc….e per giunta, vorrebbe pure Ibra, un signore di quasi 35 anni che significherebbe spendere tanti soldi per nulla; si per nulla, perchè vorrebbe ritrovarsi in un anno senza un vero progetto. Il calcio, ma quello vero, è ben altra cosa, in quanto si basa nella costruzione di un progetto, di identità, di appartenenza, di crescita. Quando Mazzola divenne direttore tecnico dell’Inter, fece un progetto giovani prendendo ragazzi come Zenga, Ferri, Bergomi, Altobelli, Beccalossi, etc…messi nelle mani di un tecnico-artigiano che sapeva insegnare calcio come Bersellini; dopo due anni vinsero lo scudetto creando la base che col Trap vinse lo scudetto dei record. Oggi, nella condizione attuale non abbiamo questo perchè non abbiamo un tecnico adatto. Avrei colto al balzo la dichiarazione di Mancini sullo strappo del contratto, scegliendo un tecnico capace di formare almeno quei due o tre ragazzi che, con Mancini, andrebbero perduti. Se avessimo avuto Benassi e Duncan al posto di Kondo e Melo saremmo arrivati ugualmente in EL senza spendere tutti quei soldi. Quindi, ascoltare Thohir riconfermare Mancini, probabilmente per uno status quo dalle “pezze al culo” non possiamo attenderci nulla di nuovo. Spero di sbagliarmi.
Sono d’accordo quasi su tutto il pensiero di Nestore! Tranne forse Ibra che è ancora un giocatore vero in grado di spostare gli equilibri, ma tanto all’inter non ci viene…
Thohir di calcio non sa nulla e soprattutto non sa neanche come si gestisce una squadra di calcio! Abbiamo una dirigenza debole e succube dell’allenatore! La prossima stagione sarà ancora di transizione, la conferma di Mancini non dà nessuna garanzia, anzi… Banega ed Erkin non cambieranno la fisionomia della squadra, Tourè in versione omino Michelin ci serve a poco… Ma sopratutto se la gestione sarà confusionaria come quella di quest’anno ci aspetta un’altra stagione da tregenda!! Quelli che parlano di Mancini vero top player, si basano su leggende e propaganda… la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti da un anno e mezzo. Gestione schizofrenica dello spogliatoio e della partite, così non si va da nessuna parte! Ripeto il concetto, questo stato di sottomissione della società nei confronti dell’allenatore, è un pessimo segnale!! Mancini, dopo quelle dichiarazioni, andava esonerato!
Le frasi sul “non ho potuto prendere lui, nè lui, alla fine ho preso lei” (in pratica ha detto che ha potuto prendere solo delle pippe) sono gravissime! Per forza che lo spogliatoio è spaccato!! Con queste premesse vi dico che a novembre lo jesino non sarà già più sulla panchina dell’inter (con Piagnarri mi ero sbagliato solo di una settimana).
Questa conferma senza rinnovo in versione “ci affidiamo a Mancini e speriamo che vada tutto bene” è la cosa peggiore che potesse fare la società, che ormai sembra sempre più allo sbando e senza punti di riferimento!!
Ciao Nestore, ben ritrovato. Mancini ha deluso rispetto alle aspettative (che d’altronde erano altissime), ma non vedo alternative, considerato che Simeone verrebbe solo quando saremo in Champions. Con un anno di lavoro alle spalle e liberato dalle tensioni extracalcistiche che lo hanno coinvolto, l’anno prossimo potrebbe fare meglio. Sulle condizioni economiche della società vedremo al prossimo bilancio, si parla di un passivo di soli 30 milioni, che sarebbe un grande miglioramento, magari facendo anche delle cose che danno un immagine da “pezze al c…” come vendere gli incassi in anticipo. Sicuramente l’anno prossimo sarà quello della verità.
Purtroppo Mancini sembra veramente come lo ha descritto Nestore, se togliamo Miratti e lo sceicco le due sono tutte esperienze brevissime e incompiute… Di non essere (solo) così dovrebbe dimostrarlo, ma non sembra avere tutta sta vogliate.. Alla mancanza di alternative io non ho mai creduto, per un semplice fatto che quando un allenatore fa bene, quello non era tra i nostri candidati… Pensiamo a García, Conte, Sousa, Di Francesco, Sarri.. Simeone.. chiunque vogliamo.. Ci pensiamo sempre dopo, perché hanno fatto bene con qualcun altro.Essere magari noi i primi? Come lo siamo stati con Mancini? Cmq penso che Mancini non voglia assolutamente Ibra. Con Toure lo dice esplicitamente, con Ibra no… Anche perché Ibra è uno che devi ascoltare tu, non è lui che ascolta 🙂
A me Ibra non è mai piaciuto molto e sono stato felice quando se n’è, anche per come si comportava. Ma lì avvertivo che l’Inter andava bene, e sarebbe andata bene a prescindere. Ora è il contrario. Questo è il momento più perfetto che ci possa essere per uno che ti cambia qualcosa da solo, che sia lui o qualcun altro. Quindi magari volesse Ibra…
Ciao Francesco, purtroppo non ho la tua fiducia; soprattutto non ho più stima in Mancini. E non è sindrome “zamparini”, o effetto emotivo, ma una considerazione razionale su un signore che ha dimostrato continue confusioni di vario tipo: dalle scelte tecnico-tattiche (pensavo fosse cresciuto in Inghilterra), alle scelte dei giocatori, ove ha dimostrato scarsa conoscenza, soprattutto del calcio italiano. Senza aggiungere l’incapacità psicologica nel capire le varie personalità dei ragazzi. I grandi tecnici, almeno quelli di una volta, sapevano farsi amare dai propri ragazzi; lui è un “capitano” che porta alla diserzione. Il prossimo campionato sarà un disastro peggiore dell’attuale appena passato. Ha avuto la fortuna di ritrovarsi primo in classifica a dicembre-gennaio, senza capire bene quali erano gli equilibri tattici e di gruppo che si erano formati. Dalla partita con la Lazio ha fatto fuori Guarin senza rimpiazzarlo degnamente. E sono cominciati i guai. Ha preferito prendere un attaccante da succube dei suoi principi, senza rendersi conto delle reale possibilità tattiche della propria rosa. Un gruppo che funzionava quasi per caso; e quando bisognava vedere il frutto del suo lavoro, la squadra è piombata in un abisso da cui difficilmente ne è uscita e ne uscirà. Il problema non è nel risultato quarto posto, o nel mancato terzo posto, ma nelle sue continue titubanze e scelte confusionarie che hanno mandato in tilt tanti giocatori. Tra l’altro, è stato anche un po’ sportivamente disonesto. Ricordo la prima conferenza dei primi di novembre 2014, in cui affermava che l’Inter, con quella rosa, meritava la champion. Salvo fare una valanga di acquisti smentiti in continuazione. L’alibi di alcune seconde scelte non regge. Fino a qualche mese fa l’ho appoggiato moltissimo, ma mi son dovuto arrendere a cio’ che un mio amico giornalista di un importante quotidiano nazionale mi diceva: un signore edonista e capriccioso incapace di guardare più in là. In effetti, il suo egotismo è talmente evidente che lo si nota in ogni dichiarazione , conferenza e, soprattutto in modo “deleterio”, nei rapporti con i calciatori. “Quel goal l’avrei fatto anch’io a 50 anni” e frasi di questo tipo. Del resto ricordiamoci della vicenda Tevez: con lui sembrava una bestia, a Torino una persona modello. Mou, quando arrivo’ ebbe l’intelligenza di cambiare modulo (il suo) dopo qualche mese: Lui no! Anche se ci prova, ritorna sempre nel suo “ovile”.
Lasciando stare il discorso Mancini, sul quale sono pienamente d’accordo con Nestore, ho visto le due finali di Banega… Grandissimo colpo dell’inter!! L’avevo visto saltuariamente in qualche partita e già si vedevano le qualità, ma in queste ultime 2 partite mi ha letteralmente impressionato!
Contro il Liverpool ha giocato da trequartista mostrando un tocco di palla sontuoso e sfornando assist notevoli. Invece contro il Barcellona ha giocato più basso, da regista, mostrando una grande visione di gioco e ottima capacità balistiche! Era proprio il giocatore che ci serviva!
Ieri stavo pensando a chi può assomigliare… per movenze, tocco di palla, protezione palla e modo di calciarla, mi ricorda molto Juan Roman Riquelme, anche se Riquelme era un trequartista puro dotato di grande fisicità. Banega è più piccolino ma il modo di correre è quello lì, non è uno scattista, è un finto lento che anche ottime capacità nel breve! Viene a parametro zero, e forse sarà il miglior colpo di mercato della prossima estate!