Dopo un lungo periodo di silenzio Thohir è tornato a parlare dell’Inter in un incontro con i tifosi indonesiani. L’obbiettivo, ha ribadito, è entrare nella top ten mondiale, ma non è chiaro se si intenda la top ten per ricavi o per risultati sportivi. Infatti quando si torna a parlare di obbiettivi il presidente ha dichiarato che bisogna andare avanti in EL e magari tornare in Champions. Fa tenerezza sentir l’indonesiano tornare a dire che la squadra è pronta per la difesa a quattro e che può giocare con vari moduli, ignaro che Mazzarri ha solo il 3-5-1-1 in testa e la difesa a quattro non l’ha nemmeno provata. Per non parlare di quando definisce Bonazzoli la nostra quarta punta, quel Bonazzoli che Mazzarri ha definito “troppo giovane” per giocare con il Torino. Nessuna novità sul nuovo stadio, una decisione verrà presa tra sei mesi, le opzioni sono tre: Costruire un nuovo stadio di proprietà, costruirlo insieme al Milan, rimodernare il Meazza, ma prima servono i ricavi. Sulla scarsa presenza di italiani in squadra Thohir ha rivendicato la ragione sociale e storica dell’Internazionale, di apertura agli stranieri. Vero, ma Internazionale non significa senza italiani, ma tra le nazioni, e gli ultimi anni hanno insegnato che sarebbe importante avere un nucleo portante italiano per evitare la nascita di clan e colonie, come dallo stesso Thohir rimarcato. Thohir ha anche annunciato una tournè in Asia e il sogno di creare un accademy in Indonesia per formare giocatori locali per la prima squadra, ma i tempi sono prematuri.
1 pensato per “Thohir a tutto campo: prima i ricavi, poi il resto”
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Ma perché gli italiani non possono anche loro creare clan e colonie?