L’ultima partita senza subire gol risaliva al 12 gennaio, 2-0 al Pescara. Vincere senza subire gol dà morale e solidità. Con la Sampdoria inoltre si è vista un’asse Handanovic-Jesus-Kovacic-Palacio intorno allla quale si può costruire. Ops ora Palacio si è già infortunato, non siamo fortunati. Per il resto non si è vista un’Inter molto diversa dal solito, se non nella maggior grinta nel tenere il risultato. Ancora una volta si è ceduto a centrocampo, zona nevralgica dove rimangono i problemi maggiori, nonostante la piacevole novità di Kovacic. Certo è vero che in attacco è emergenza per una questione quantitativa, mancano gli uomini, una roba da dilettanti, mentre sugli esterni manca la qualità con giocatori al di sotto delle aspettative e che non giustificano i soldi spesi (Jonathan, Pereira), ma anche ormai logori (Zanetti), ma è il centrocampo il reparto che subisce di più. La Sampdoria si è imposta con una mediana giovane e brillante formata da Poli-Krsticic-Obiang, Krsticic fungeva da regista basso e non veniva pressato da Guarin potendo guadagnare metri e girare palla indisturbato, Poli faceva l’incursore senza essere mai seguito da Zanetti e Obiang raggirava facilmente Gargano saltando il suo pressing a vuoto e senza criterio. Se andiamo a vedere le partite precedenti questa situazione si ripete sempre uguale, siamo infatti l’unica squadra in Europa che non pressa il primo portatore di palla, che sia Perez del Bologna, Parker del Tottenham, Pirlo della Juve c’è sempre un Guarin o un Alvarez che sta a guardare, per non parlare degli attaccanti che non partecipano mai alla fase difensiva. Il Bologna andava in porta con tre passaggi Perez-Diamanti-Gilardino, il Tottenham ha asfaltato Gargano e Cambiasso con Bale che s’inseriva da tutte le parti trapassando Cambiasso e Dembelè che sovrastava Gargano, la Juve si è limitata a controllare a centrocampo gestendo la partita, se si eccettua un quarto d’ora tra il 60′ e il 75′ quando Gargano e Kovacic hanno pressato più alti andando loro a stringere già su Pirlo e così via nelle precedenti partite. Kovacic da solo non basta, la priorità per il prossimo mercato è un altro interno che sappia fare bene le due fasi, riportando sull’altra mezz’ala Guarin. Perchè puoi essere un bravo regista, ma se hai affianco compagni di reparto statici o senza qualità tecniche non puoi fare miracoli. Sento invece parlare ancora di un Cambiasso titolare inamovibile, di un Gargano pronto a essere riscattato dal prestito, da brividi.