Una leggenda del calcio mondiale e nerazzurro, unico spagnolo ad aver vinto il pallone d’oro, Luisito Suarez in questa veste è stato intervistato da Marca, dopo la vittoria di Cristiano Ronaldo. Da anni il calcio fatica a sfornare nuovi talenti, che si perdono tra eccessi e procuratori, così che il pallone d’oro se lo palleggiano ancora Messi e CR7, non più giovanissimi, ma indiscutibilmente i migliori al mondo. E Suarez nella lunga intervista ha parlato proprio di un grosso anedotto riguardante l’Inter e il campione portoghese. Ma sentiamo le sue parole, tradotte dal sito Fcinter1908: “Ero con sua madre, con sua sorella e con il suo agente (di Cristiano Ronaldo ndr), che a quel tempo non era Jorge Mendes. Siamo arrivati a parlare anche di soldi. Però non aveva ancora debuttato in prima squadra allo Sporting Lisbona. Io lo vidi in un’amichevole a Vigo, in cui fece un gol come quello di Ronaldo al Compostela. Mi sono pentito per tutta la vita di non essere stato più aggressivo nel raccomandare il suo acquisto. Ero abituato al fatto che l’Inter mi ignorasse quando raccomandavo loro un giocatore. Questa volta glielo dissi più di quattro volte, ma niente. Mi mancò più veemenza. Ad un certo punto pensai di dirlo ad altri club per vedere la loro reazione. Era un peccato. Si vedeva quello che sarebbe stato, quello che è stato. Hanno aspettato e aspettato, e quando se ne resero conto lo portò via lo United, che aveva ottenuto un accordo con lo Sporting”. Un’occasione perduta e tanta amarezza per quello che forse è stato il più grande numero dieci nerazzurro.
Fonti: Marca, FcInter1908