Dopo Moratti anche Stramaccioni ha detto la sua sul razzismo, in vista del primo derby in rossonero di Balotelli. Pur dicendo che i tifosi interisti non hanno bisogno di messaggi, il messaggio viene invece recapitato e con largo anticipo, a riprova che un lavoro di prevenzione è necessario. Stramaccioni fa leva sulla maturità dei tempi e sulla coerenza di avere giocatori neri in squadra. Speriamo che siano le leve giuste e sufficienti, aspettando di sentire un esponente della società dire senza giri di parole che il razzismo è incompatibile con l’atto di fondazione dell’Internazionale Football Club. Comunque è già tanto rispetto all’omertà e all’inerzia di tutti gli altri club quando episodi del genere capitano a loro.
Strama parla alla vigilia di Fiorentina-Inter:
-Cosa è successo alla Fiorentina rispetto all’andata?
Li troveremo arrabbiati e affamati. Non hanno giocato giovedì e possono avere condizioni favorevoli da un punto di vista dell’inerzia. Noi avevamo fatto qualcosa di più per vincere all’andata. Le differenze saranno la presenza di un centrocampista come Aquilani che all’andata non c’era, Toni all’inizio non aveva dato il suo contributo, adesso è un punto di forza della Fiorentina e nella gara d’andata eravamo così riusciti ad aggredirli. Troveremo una Fiorentina forte ed uscirà una bellissima partita, la classica partita da tripla.
-Messaggio alla tifoseria?
Io ho la mia idea. Un derby è bello anche per la rivalità sportiva delle due tifoserie. Questo è il bello del calcio. L’unica cosa è che sport e calcio non devono sfociare in eccessi non consentiti da norme sociali che la nostra società ha raggiunto, quindi cose inerenti al razzismo, perché sono superate. Gli sfottò ci saranno sempre, I tifosi dell’Inter non hanno bisogno di messaggi. certe cose sono superate e messe da parte. Abbiamo giocatori di colore tutti.
-Primavera?
Tutti i giocatori più pronti della Primavera sono stati valorizzati: Benassi, M’Baye. Altri sono andati a giocare altrove. Longo, Livaja e Bessa, i più pronti del reparto offensivo, sono a giocare in altre squadre. Aggregherò sicuramente un attaccante. Le caratteristiche ce le hanno Forte e Colombi. Garritano e Terrani hanno altre caratteristiche. Bisogna sottolineare che sono giocatori ancora in crescita. Quelli pronti per giocare sono tutti andati a giocare altrove.
-Samuel?
Con rammarico tecnico, ma lucida analisi posso dire che non credo ci sarà per il derby. Il suo recupero prevede un tempo più lungo rispetto agli altri. Il dott. Combi lo sta gestendo al meglio per farlo tornare.
-Rimpiange la partenza di Livaja?
Le scelte vanno fatte con la testa e con le valutazioni del momento. Parlare dopo è facile… Marko ha bisogno di giocare. Noi volevamo un calciatore il primo luglio in grado di poter giocare con più continuità, per averlo più completo alla fine dell’anno lo abbiamo mandato in prestito. Il progetto è più importante dell’espisodio negativo. Un infortunio così grande è pesante, ma non cambia le nostre ambizioni.
-Guarin e Alvarez a supporto in questi mesi?
Potrà esserci l’ipotesi con una punta e due giocatori a supporto che partono più dietro.
-Inter senza Milito. Cambia qualcosa?
Abbiamo intrapreso una strada ben precisa e definitiva che è una rampa di lancio per i giocatori e le idee che abbiamo del futuro. Il nostro attacco aveva caratteristiche atipiche prima dell’infortunio di Diego, adesso non abbiamo esterni offensivi essendo onesti e quindi abbiamo una gamma più limitata. Si può giocare con Alvarez, ma nessuno ha le caratteristiche da esterno offensivo. Manterremo fino alla fine il blocco con tre giocatori offensivi che di volta in volta si alternerà. Davanti si alterneranno, come nel periodo in cui l’Inter ha costruito tanto.
Il resto della conferenza stampa
Tanti tifosi debbono sapere che l’Inter nasce con una visione culturale e politica che si racchiude nel nome che un gruppo di artisti e uomini di cultura le dettero: INTERNAZIONALE! Un’identità che le ha comportato ostracismi da una dittatura fascista costringendola a cambiare nome in “Ambrosiana”: periodi in cui qualche altra società viveva in amore e d’accordo, in quanto il proprio nome, in latino, è prossimo a “Giovinezza”, l’inno fascista! Non parlo degli interessi della stessa proprietà per la vendita delle armi. Già in un altro post avevo affermato l’esigenza di far conoscere la storia dell’Inter: proprio perchè ho constatato per esperienza personale, che sono in pochi ad averne conoscenza; e soprattutto da parte della società. Percui, plaudo all’intervento di Moratti e Strama contro il razzismo: posizione ammirevole proprio perchè “altri”, nel loro cortile, hanno cercato di minimizzarne la gravità. Ma “loro”, come ho già detto, con le armi ci hanno sempre guadagnato!
Nestore, per caso hai qualche titolo di libri sulla storia dell’Inter da consigliare?