“Con il mio presidente, con il mio ex presidente, ho parlato tantissimo, ogni giorno. Quello che è successo nel finale di stagione, dalla partita con il Genoa fino alla fine del campionato, è stato decisivo. Ma non sono uno che sputa nel piatto dove ha mangiato, anche per rispetto nei confronti dei tifosi nerazzurri, che mi sono stati vicini fino all’ultimo”. Stramaccioni è ricomparso dopo tanti mesi in un’intervista a Sky ed è ritornato sul suo esonero, rivelando che è maturato nell’ultima settimana della scorsa stagione, tra la penultima di campionato (0-0 a genova) e la sconfitta per 5-2 con l’Udinese. “Quello che è successo”, però, non sono certo i due risultati deludenti delle ultime due giornate, in linea con gran parte della stagione, bensì è chiaro che l’ex tecnico interista fa riferimento a qualcosa che è accaduto in quella settimana, ma che non vuole dire per “non sputare nel piatto dove ha mangiato” e per “rispetto dei tifosi interisti”, il che significa che essendo ancora sotto contratto ed in procinto di discutere la sua buonuscita in vista della rescissione, Stramaccioni preferisce non svelare chi lo ha silurato in società e nello spogliatoio, oltre che per non fare un torto a Moratti. Si tratta in realtà del segreto di pulcinella, visto che un giornalista della gazzetta a lui molto vicino aveva già chiarito in un lungo articolo a fine maggio che era stato pugnalato alle spalle dai senatori. Il tecnico romano però preferisce non dirlo in prima persona, per i motivi già detti, per non rischiare di bruciarsi la carriera e perchè nel calcio c’è una profonda cultura omertosa. Strama, e dillo cos’è successo!