Stramaccioni ha parlato alla vigilia di Rubin-Inter, ma nessuna parola su quanto successo domenica, sull’espulsione, la squalifica a lui e a Cassano (contro le quali l’Inter farà ricorso), strama dribbla tutte le polemiche, vuoi per non togliere concentrazione alla squadra, vuoi per non compromettere il ricorso contro la squalifica, vuoi per scelta. Intanto ennesima stupida provocazione da parte juventina, oggi Agnelli ha dichiarato che solo Juve e Toro hanno vinto 5 scudetti di fila. Ovviamente gli interisti non sono alla ricerca del riconoscimento di Agnelli sui 5 scudetti di fila vinti dai nerazzurri tra il 2006 e il 2010 ma, se ancora ci fosse bisogno, questo per capire il tenore dei nostri competitors e della necessità di arrivare al più presto alla superlega europa, mandando in soffitta il campionato italiano.
Ecco le dichiarazioni di Stramaccioni in conferenza stampa alla vigilia di Rubin-Inter
(inter.it)
Sui Convocati e i non convocati “Anche se non abbiamo tutti i giocatori più famosi, sono sicuro che i nostri giovani e gli altri impiegati domani faranno bene. Nagatomo? Non è fra i convocati e ho scelto io di lasciarlo a Milano perchè ha viaggiato molto ultimamente, ma oggi si è allenato. Qui ci sono dieci ragazzi pronti per domani con meno di 21 anni, qualcuno di loro sicuramente giocherà”.
La lunga trasferta, l’emergenza infortunati e i giovani alla prova “sapevamo che al sorteggio ci sarebbero state tre trasferte molto lontane, ne abbiamo centrate due e domani affrontiamo il Rubin, avversario di alto profilo, insieme a noi la migliore del girone. È importante pensare alla gara di domani, l’Inter sta affrontando una grandissima emergenza e ha giocato tante partite senza i tre centrali più esperti e tante partite senza cinque centrocampisti. L’abbiamo fatto mantenendo sempre le nostre caratteristiche e senza aver perso identità. Quella contro il Rubin sarà una partita importante anche per il lavoro del Settore Giovanile dal quale io stesso provengo per vedere se qualcuno può essere pronto se chiamato in causa”.
Turn over “Se in una prima fase dell’Europa League – continua l’allenatore – era una scelta fare dei cambi, ora è una necessità. Domani ce la giochiamo, sicuramente dai sedicesimi in avanti sarà più difficile cambiare così tanti giocatori perchè l’unità di squadra avrà un suo peso”.
L’allenatore del Rubin “Ho grande rispetto per l’allenatore del Rubin, è tra i migliori d’Europa, si parla poco di lui, ma io ho guardato tante sue partite e ci metterà in difficoltà come ha fatto a Milano. Assisteremo a un bello spettacolo”.