Per i tifosi la maglia è un vero e proprio oggetto di culto, andato ad aumentare negli ultimi anni, quando i sempre più frequenti cambi di casacca dei giocatori hanno portato la gente ad identificarsi più nella squadra, quindi nei colori e nella maglia, che nei singoli giocatori sempre con la valigia in mano. Le bandiere non esistono più, solo le squadre più blasonate sono riuscite a mantenerne ancora qualcuna, Bergomi e Zanetti per l’Inter, Baresi e Maldini per il Milan, Del Piero e Buffon per la Juve e Totti per la Roma. Tutti comunque giocatori a fine carriera o già ritiratisi da anni. Ma già per tutte le altre squadre da molto tempo era difficile trovare giocatori simbolo. Anche le maglie negli ultimi anni hanno iniziato a cambiare molto, l’Inter però fino al 2010 ha sempre mantenuto una linea tradizionale, con pochissime modifiche sia nella prima che nella seconda maglia, ma dal 2010 le cose sono state molto differenti. Facciamo però un passo indietro e andiamo agli albori: la prima maglia dell’Inter nel 1908 era ovviamente nerazzurra, con tre righe verticali nere e quattro azzurre, la riga centrale nera, ma fu fatta una anche con i colori invertiti e una con le righe più spesse. La particolarità era nel colletto: era bianco.
Negli anni ’10 il capitano indossava una maglia diversa dagli altri, con le righe più spesse, lo scudetto di Milano sul petto e la riga centrale nera, il resto della squadra invertiva i colori. Nel 1913 compare la seconda maglia, fin da subito bianca con una banda orizzontale nerazzurra sul petto. Nei primi anni ’20 l’azzurro è più chiaro per poi tornare a quello tradizionale. Dal 1924 si torna alla maglia con la riga centrale nera per tutti, ma c’è anche una versione con le righe scentrate che verrà riproposta negli anni ’40 e nel 2006 con anche il vecchio colletto bianco. Nell’anno del ventesimo anniversario l’Inter sfoggia la maglia crociata, bianca con la croce rossa di Milano, cara ai tifosi perchè verrà riproposta nell’anno del centenario e divenuta per tutti “la maglia del centenario”. Generalmente la seconda maglia in quei anni era anonimamente tutta bianca, la maglia del portiere era nera, bianca o grigia. Dal 1947 l’Inter indossa quella che per tutti gli interisti è la maglia “degli anni ’60” o “della Grande Inter”, perchè associata con affetto ai fasti dell’Inter di Angelo Moratti, ma che in realtà appunto era presente dal ’47 e rimase praticamente immutata fino alla metà degli anni ’70: era con la riga centrale azzurra, più due righe nere e due altre righe azzurre ai lati, solo nel ’61 le righe furono di più.
Per quanto riguarda la seconda maglia, alla fine della seconda guerra mondiale tornò quella con la banda orizzontale, ma negli anni ’50 ce ne fu anche una grigia, una terza maglia nera con banda orizzontale azzurra, mentre nel 1955, come terza maglia, nacque quella amatissima bianca con la banda diagonale nerazzurra in stile River Plate, anche questa verrà associata alla grande Inter dei Moratti. La maglia del portiere in quei anni era invece sempre nera col colletto azzurro. Nel 1973, dopo 26 anni, i colori vengono di nuovo reinvertiti e compare una seconda maglia tutta bianca con il colletto nerazzurro, poi con le spalle nerazzurre. Le righe della prima maglia diventano poi più sottili, in “stile anni ’70”, e di nuovo con quella centrale azzurra, ma la vera grande rivoluzione è l’abbandono della maglia nera per il portiere! Dal 1977 l’Inter reinventa una nuova tradizione e i suoi portieri indosseranno sempre maglie verdi, grigie o gialle, con poche eccezioni. Gli anni ’80 sono gli anni della classica “maglia anni 80” sempre uguale per tutto il decennio, tradizionale secondo il primo modello del 1908, ma con lo sponsor Misura (il primo sponsor a dire il vero fu InnoHit nel 1981), il biscione stilizzato prima sulla manica e poi sul petto, ma per qualche stagione compaiono anche i calzoncini blu, per poi tornare neri. La seconda maglia è sempre bianca, famosa quelle con le righe nerazzurre corte sul petto degli anni di Trapattoni, mentre dal 1980 saltuariamente fa capolino una seconda o terza maglia gialla, riproposta sopratutto negli anni’90-00. Gli anni ’90 nel calcio sono gli anni della rivoluzione delle maglie, ma non per l’Inter, mentre tante squadre modificano sensibilmente i propri modelli per ragioni di sponsor, i nerazzurri mantengono la prima maglia immutata, anche se cambiano gli sponsor (ora Fitgar, poi Fiorucci e dal 1995 Pirelli) e scompare il biscione per ricomparire il logo storico della fondazione.
L’Inter rimane immune anche dalla moda delle quarte e quinte maglie, solo nel 1994 viene proposta una scandalosa quarta maglia rossa con bordi neri, di cui però si è persa la memoria (una maglia arancione e un’altra rosso chiaro compariranno anche nel 2000 e nel 2012, anche qui fugace scandalo e poi dimenticatoio, a conferma che le terze e quarte maglie non vengono mai ricordate, anche perchè indossate in pochissime partite). Comunque nel 1994 ricompare anche l’amata bianca con diagonale nerazzuro, mentre i portieri indossano delle strane maglie modello Picasso, per poi tornare al solito grigio, verde o giallo. Dal 1998 lo sponsor tecnico è la Nike, ma c’è Massimo Moratti in persona ad occuparsi ogni anno della maglietta. Nel 1999, dopo 26 anni, ritorna, non a caso, la maglia “degli anni 60” della grande Inter di Angelo Moratti, in questi anni si rivedono anche le seconde maglie più classiche (banda orizzontale o diagonale). Negli anni 2000 quindi si alterna la maglia “anni 60” con quella ancora più tradizionale, anche se ogni anno viene modificato qualche significativo dettaglio. L’anno del Triplete è un anno perfetto anche dal punto di vista delle maglie, la prima è classicissima, la seconda è classicissima e la terza è quella “del centenario”. E’ il triplete anche delle magliette. Ma dall’estate del 2010 cambia tutto e la Nike sforna una serie di maglie rivoluzionarie che suscitano entusiasmo in alcuni tifosi, ma anche controversie in molti altri tifosi. Ogni anno c’è una grossa novità, quella del 2011 – quella con tutti i titoli scolpiti sopra – abbandona le tradizionali righe, per delle righe a zig-zag. L’anno dopo ricompare la maglia “stile anni 70”, nel 2012-13 lo stile è vagamente anni 60, ma con le maniche tutte nere, ma nel 2013 e 2014 lo shock è grande. Prima viene abbandonato il tradizionale azzurro per un blu scurissimo, mentre l’anno dopo è sconvolgente: una maglia nera con righine sottilissime azzurre, ma per tutti è la maglia “allblack”, perchè da lontano l’azzurro non si vede e l’effetto è tutto nero! I tifosi più tradizionalisti si rivoltano, ad altri piace, ma tant’è l’anno dopo si decide di tornare alla più classica delle maglie nerazzurre a righe uguali. Siamo arrivati al 2016, il disegno è classico, ma con molti dettagli diversi e una forte presenza del giallo.
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