Spalletti inizia a dare i primi segni di irrequietezza nei confronti della proprietà e pur avvolgendoli dietro una cortina di frasi diplomatiche e unitive manda dei messaggi inequivocabili alla società, invitandola ad uscire allo scoperto e a dire pubblicamente ai tifosi qual è il progetto e quali sono le disponibilità economiche, rimarcando che si era partiti con altre carte. Poi non nasconde anche un certo fastidio per le parole di Sabatini sul disagio di Joao Mario e infine invita i calciatori ad essere “coerenti fino in fondo” rispetto alle ambizioni che si sono dati nel chiuso dello spogliatoio. Ecco le sue parole:
“Alla sconfitta con l’Udinese si reagisce continuando a fare quello che si è fatto, è da luglio che stiamo tentando di reagire a quello che è successo precedentemente”.
“Vedo la voglia di allenarsi tutti i giorni, ho completa fiducia dei calciatori, non c’è nessuno che posso farne a meno perchè non è al livello degli altri, non esiste”.
“Chiedere rinforzi a gennaio? Se io dico ai miei calciatori che non ho fiducia in loro e non completano le mie esigenze poi come entro nello spogliatoio? Chiaro che se si vuole andare in un discorso di mercato Sabatini e Ausilio se ci sarà la possibilità, se gli capiterà la palla al balzo anche loro la butteranno dentro come Icardi e Perisic”.
“I miei calciatori sappiano che non hanno vie di fuga fino alla fine di questo percorso. Loro hanno detto che possiamo ambire a determinati traguardi per cui si va dritto con coerenza a quelli che sono stati i dialoghi interni”.
“Nessuno per ora mi ha detto di voler andar via, io preferisco avere a che fare con calciatori che dicono io voglio vincere di più e non voglio giocare di più. Poi dipende dal perchè uno vuole andare via”.
“Il problema non è giocare durante le feste, ma avere degli stadi pronti e corretti, giocano in tutta Europa, non vedo la differenza, è chiaro che poi giocare con il ghiaccio, con il freddo, dipende dal tipo di campo, di luogo, ma se ci sono stadi riscaldati, dove la gente sta comoda, si può giocare anche a mezzogiorno del 25”.
“A me Joao Mario non mi ha mai detto niente, nemmeno Sabatini mi ha detto nulla, probabilmente è un dialogo che ha avuto lui, per me se Joao Mario mi farà vedere di aver ripreso un po’ di condizione è chiaro che lo posso usare.”
“La società ha la stessa volontà mia, chiaro che ci sono dei tempi per poter dire delle cose, ora si preparerà il programma da mettere attaccato come una locandina per far vedere le cose che faremo, perchè vogliamo coinvolgere i tifosi, perchè questi colori sono così forti perchè c’è tanta gente dietro, se noi coinvolgiamo i nostri tifosi siamo ancora più forti, perchè poi ci saranno meno critiche.”
“Qualcosa è cambiato perchè poi siamo partiti con delle previsioni e delle possibilità e poi abbiamo dovuto sterzare, ma in generale dobbiamo essere tutti parte dei problemi e delle soluzioni, non è che se ci sono problemi non ci sto più, ormai ci prendiamo questi problemi, non ci saranno budget importanti, dobbiamo saper convivere. Affronteremo tutto, poi da ultimo si fanno le dovute considerazioni su tutto. So benissimo che la società può avere dei limiti e delle regole, ma è giusto far esprimere la società”.