E’ uno Spalletti sorprendente quello che si presenta ai microfoni di Sky, a chi gli propone qualche cambiamento tattico difende a spada tratta il suo operato, la sua scelta di non cambiare mai nulla negli assetti, definendola “la strada corretta”. Il problema? Sono i giornalisti, “che parlano di rivoluzione, di calciomercato, di sei-sette giocatori da cambiare”, ma in realtà l’attacco è rivolto ai dirigenti, che il tecnico ieri ha accusato di girare le notizie di mercato alla stampa, e i giocatori che sono “fragili” e si fanno condizionare. Il conduttore timidamente gli fa notare che nessuno ha parlato di rivoluzione, Adani lo difende a spada tratta vedendo l’unica pecca della partita nella mancanza di cattiveria in area, d’altronde Spalletti aveva iniziato l’intervista in pieno stile Mazzarri, parlando di “episodi a sfavore”.