Spalletti: “Più velocità di esecuzione e occupare di più la trequarti”

Tempi sempre più contingentati per Luciano Spalletti, che si deve accontentare di 20 minuti di conferenza stampa, con pochi giornalisti presenti, per lo più delle principali testate. Così è come mettere un leone in gabbia e infatti Mister Luciano appena prende posto a sedere nel nuovo Inter Media House si chiede “come si fa, c’è poco tempo, come si fa ad essere sintetici, è un problema”. Alla fine però riuscirà ad esprimere un nucleo di concetti. Prima di tutto “velocità”, la squadra deve avere “più velocità di esecuzione, anche di pensiero, come preparazione e anticipazione a quello che sta per avvenire bisogna fare qualcosa di più. A volte siamo un po’ pigri e non ragioniamo di squadra.” Però, “le distanze sono giuste e il percorso è tracciato”. D’altronde “è vero che il palleggio è lento, ma è un palleggio, non perdiamo palla, ma dentro questo ci vuole un po’ più di imprevedibilità”. L’altra componente tattica è quella della trequarti, Icardi e i trequartisti “devono occupare di più e meglio la trequarti, che è un po’ più scomoda e ci sono meno spazi”. E poi “più imprevedibilità, il calcio è una passione pazzesca e ha bisogno di giocate pazzesche, davanti dobbiamo essere più creativi”. Icardi in crisi nelle ultime tre giornate? “Non lo vedo così, ci sta qualche pausa, a turno ce l’abbiamo tutti, a lui chiedo di venire più incontro, ma abbiamo visto il recupero di 80 metri che ha fatto con il Genoa, che vale quello di Perisic o Candreva, in area è uno dei più forti che ho allenato”.

Spalletti è stato anche a cena con Moratti in questi giorni e ne traccia un quadro: “Vedi l’amore e l’orgoglio di Moratti per questa squadra, che lui con i suoi sacrifici ha fatto conoscere in tutto il mondo. Quando ti guarda con quei occhi intensi e innamorati di questa causa è come se ti dicesse – tranquillo, ci sono qui io, ti difendo io – la sente ancora molto sua e da intenditore di calcio ti dà dei cosnigli che vanno ascoltati.”

Purtroppo bisogna parlare del’infortunio di Vanheusden: “Ha tutta la nostra attenzione e amore nei suoi confronti. E’ un bravo ragazzo, un infortunio del genere non si augura a nessuno, ma a lui in particolare, sarà un campione dell’Inter e del calcio. E’ già maturo per la sua età, lo aspettiamo e gli siamo vicini, l’Inter ha bisogno del suo talento.”

Si parla anche dell’avversario di domani: “Il Benevento contro il Torino poteva portare a casa la partita, contro la Roma poteva andare in vantaggio in un paio di situazioni, anche se poi la Roma ha meritato di vincere, per cui mano a mano che passano le partite diventa sempre più pericoloso, non non dobbiamo abbassare la guardia, dovremo pedalare forte, l’ho detto ai ragazzi durante la riunione di questa mattina”.

Prima della conferenza Spalletti ha parlato con InterTv, non smentendo la possibilità di schierare Candreva trequartista centrale.