Cosa ha detto Spalletti prima di Chievo-Inter, le domande all’allenatore dell’Inter, le condizioni di Gagliardini
Conferenza stampa quasi celebrativa per Spalletti alla vigilia di Chievo-Inter, in certi momenti sembra una conferenza da ultima di campionato, con domande ai limiti dell’adulazione in stile intervista ad Andreotti nella prima Repubblica. Solo la domanda iniziale (più un’altra) è critica, quindi da giornalisti, e ovviamente riceve una risposta piccata del tecnico. Speriamo che questo clima balneare e confettoso, quasi a tirare la volata per un rinnovo del contratto, sia di buon auspicio e profetico di un effettivo raggiungimento dell’obbiettivo sul campo. Si passa da quesiti che sottintendono “sei tu il valore aggiunto rispetto agli anni scorsi”, a “il popolo dei social ti ama”, fino a “quale è la partita che ti è piaciuta di più?”. Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro:
“Una sola vittoria nelle ultime 9 trasferte? Ora è partito un altro treno, prima c’era il treno dei gol, ora delle trasferte, però dovete essere pronti a cambiare biglietto e destinazione”.
“I problemi dobbiamo essere pronti a risolverli durante la partita. Non basta la giocata, ci vuole carattere, cuore”.
“Gaglia vista la sua integrità fisica e la qualità dello staff medico è possibile vederlo in campo anche prima dell’ultima partita, ma noi abbiamo molti che possono vestire la maglia del centrocampista”.
“Rafinha è stato gestito e ha fatto bene, Vecino l’ho messo a letto ieri sera e sta benissimo. Assomiglia un po’ alla partita d’andata quando mettemmo in campo una formazione che sembrava sbilanciata e troppo tecnica, per cui non dobbiamo fasciarci la testa”.
“Cos’abbiamo in più delle romane? Non lo so, so per certo che non abbiamo niente in meno e siamo l’Inter”.
“Non c’è un nanosecondo da poter gestire, in ogni movimento della lancetta dobbiamo esibire qualcosa. Dobbiamo fare una cosina in più di tutte le cose che dobbiamo fare e questo è quello che a volte ci è mancato quest’anno”.
“Karamoh, Rafinha e Perisic in campo contemporaneamente anche in trasferta? La squadra è pronta a fare tutto a questo punto del campionato, le prove sono state fatte, sappiamo chi siamo, cosa dobbiamo fare”.
“Brozo ha personalità, può dare quei sbocchi alla squadra che ci vogliono in alcuni momenti, in altri momenti non ha avuto la forza caratteriale, ora ha trovato quell’equilibrio che ci possa dare ancora quello che ha fatto vedere nelle ultime partite”.
“Siamo al punto dove volevamo essere all’inizio della stagione, anche prima non era tutto da buttare, poi bisogna avere la disponibilità di riconoscere gli errori fatti”.
“Sette punti in più dell’anno scorso, siamo la squadra che è migliorata di più? La società ha lavorato per raggiungere gli obbiettivi, la società è stata presente a tutti gli allenamenti, i giocatori sono stati seri e professionali. La proprietà deciderà cosa fare, ma ci sono dei segnali belli chiari, afferrabili facilmente per appoggiarcisi sopra”.
“I tifosi sono dalla mia parte sui social? Non ho mai avuto problemi con i tifosi ovunque sono andato, io sono contento se ora Brozovic è nelle condizioni di poter dare quasi il suo massimo, quello è l’obiettivo, di mettere le condizioni di fare il meglio e i tifosi se ne rendono conto e sanno le persone con cui hanno a che fare”.
“Il lavoro in generale dell’Inter sarà agevolato proprio come crescita di centro sportivo, prospettive future, modo di lavorare in un calcio e un mondo che viaggia veloce, siamo alla ricerca di essere al passo dei tempi, sono convinto ci sono potenzialità notevoli indipendentemente dalla classifica finale se poi arrivi in champions ci sono dei vantaggi notevoli, anche se non è la soluzione di tutto, ma aiutano, di conseguenza dobbiamo andare lì, dobbiamo dare questa gioia ai tifosi e vedrete se ci arriveranno cosa ci doneranno loro”.