Spalletti comunicazione medioevale, le teorie del complotto di alcuni interisti, la provincializzazione dell’interismo, i capri espiatori delle sconfitte dell’Inter, la curiosa psicologia di Spalletti e dei suoi estimatori
Un po’ di pensieri in ordine sparso. “Eh ma non potete chiedere l’esonero di Spalletti dopo due giornate”. Spalletti è qui da un anno, la stagione scorsa ad una giornata dal termine era fuori dalla Champions dopo aver perso in casa con il Sassuolo, ha commesso una caterva di errori nel corso della stagione che abbiamo sempre documentato su questo sito, ha strappato il quarto posto nei minuti finali del campionato dopo una partita a dir poco rocambolesca con la Lazio. Spalletti ha fatto 34 punti nelle ultime 25 giornate, una media da lotta per non retrocedere. Punto.
La teoria del complotto dei giornalisti che hanno creato l’antijuve per mettere pressione all’Inter: Bisogna chiamare lo psichiatra per chi la sostiene. L’Inter ha fatto un mercato più che discreto seguendo le direttive dell’allenatore, è vero che non è arrivato Modric, purtroppo non è stato riscattato Rafinha per prendere cocktail Nainggolan, ma comunque perchè l’Inter non dovrebbe essere l’antiJuve al pari di Roma e Napoli? Da quando una squadra che si chiama Inter deve sentire la pressione per essere definita antiJuve, lo siamo da sempre, al contrario si chiama provincializzazione dell’interismo.
“Spalletti è un grande comunicatore, sa parlare agli interisti”. Questa è una delle più grosse dai laureati in comunicazione alla università della strada. Spalletti parla come Bersani, trasuda presunzione e arroganza come D’alema, le sue conferenze stampa sono delle logorroiche “divagazioni” (cit. Sabatini) sul nulla, il suo vittimismo piangina è imbarazzante, per quanto tempo l’Inter dovrà prendere allenatori come Mazzarri e Spalletti, che sembrano i matti del villaggio dei paesi della dorsale appenninica magistralmente descritti da Fellini nei suoi film?
“Abbiamo perso col Sassuolo per colpa di Dalbert. Abbiamo perso col Torino ‘per colpa di Handanovic”. La teoria del capro espiatorio, il calcio si gioca in undici, è una catena di montaggio, se un compagno è in difficoltà va aiutato, ma poi, una grande squadra, anche se si va sul 2-2 su due papere del portiere, con 25 minuti da giocare la partita la raddrizza.
“Spalletti attacca i suoi giocatori pubblicamente per stimolarli”. Ecco l’ultimo ritrovato dei laureati in psicologia all’università della strada con dottorato al bar del giambellino con caffè corretto. I giocatori dell’Inter scendono in campo terrorizzati, attanagliati dalla paura, ma chi dovrebbe trasmettergli forza?
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