La palla viaggia lenta, come un trenino regionale in tempi di eurostar e Milano-Roma in tre ore. E questa volta Spalletti non parla di terreno secco e sabbioso, come a Crotone. Qui a Bologna il terreno è umido e le condizioni climatiche ideali per giocare a calcio. Così che il tecnico toscano davanti alle telecamere di Sky non giustifica più i suoi giocatori, “abbiamo subìto la partita, ma la partita la dobbiamo condurre sempre noi, ci vuole più velocità, siamo stati lenti nel giro palla, siamo andati troppo per vie centrali e siamo stati troppo morbidi nei contrasti”. Le parole sgorgano distaccate, ma lo sguardo è preoccupato, Spalletti sa che così non va e mette il dito anche sull’idea di vivere di rendita dopo quattro vittorie da cui lui aveva messo in guardia alla vigilia della partita e nel quale i giocatori sembrano esserci cascati: “Non è che se vinci una partita poi vale per quella dopo”. Insiste sul fatto che ci voglia più coraggio e parla di giocatori che mantengono una posizione troppo comoda in campo, Perisic e Candreva devono venire più dentro il campo per liberare la corsia esterna al terzino e poi troppi spazi tra i reparti, pressing condotto male, non ci siamo e Spalletti lo dice chiaramente.