Con i gol di Icardi e Perisic l’Inter regala un’emozione ai suoi tifosi, ribaltando lo svantaggio iniziale (Lichsteiner) e tornando a battere la Juve a San Siro dopo sei anni e mezzo (Ultima vittoria nell’anno del Triplete, Maicon). Ecco la cronaca:
Nel primo tempo è un’Inter per certi versi sorprendente, che neutralizza tatticamente la Juventus, dimostrando un’organizzazione difensiva a tutto campo che non dà respiro alla manovra d’impostazione della Juventus. Appena i bianconeri recuperano palla, c’è un primo pressing vincente dei nerazzurri da Icardi a Medel che di fatto fissa la partita sullo 0-0. I nerazzurri riescono anche a fare un discreto possesso-palla, ma creando una sola vera palla-gol, con Icardi servito da un lancio lungo, bravo a battagliare con Bonucci, sradicare palla dai piedi di Chiellini, ma il suo tiro pizzica il palo. De Boer vuole la squadra stretta, se l’azione si svolge su un lato gli esterni dell’altra parte devono stringere tantissimo, in generale Candreva e Eder giocano molto dentro il campo, questo ha senso però se i terzini si allungano in avanti, cosa che avviene poco. Il centrocampo inizialmente si sistema in verticale, con Medel sempre basso, poi Banega intermedio e Joao Mario più avanzato o viceversa tra questi ultimi due. Il momento migliore però, quello in cui l’Inter sembra trovare una sistemazione e un equilibrio giusto in campo è quando Banega si sistema sul centrosinistra, Joao Mario centrodestra, Santon alto a sinistra, Candreva a destra ed Eder a ridosso di Icardi, con Medel ovviamente perno basso e D’ambrosio, Miranda e Murillo in difesa. La Juve ha una sola palla-gol, nel finale di tempo, Khedira solo in area colpisce di testa debole e centrale, ma c’è anche un tiro di Pjanic fuori di poco. (Leggi la cronaca del secondo tempo sotto)
Nella ripresa però l’Inter inizia a produrre gioco, Icardi è sempre più fuori dall’area a dare una mano, i terzini prendono coraggio, Joao Mario e Candreva salgono di tono, mentre Banega prova a diventare il regista avanzato della squadra, Eder dà soluzioni anche centrali, ma è Medel che garantisce gli equilibri. L’Inter si stabilizza con il 4-1-4-1 e mette pressione alla Juventus, che non riesce a uscire, si vede anche gioco ed è del tutto immeritato lo svantaggio quando Asamoah e Alex Sandro fanno valere il fisico e Lichsteiner passa davanti a Santon. Ma il pari è immediato, ancora Icardi la gira di testa, su corner di Banega. Dentro Perisic nell’Inter e Higuain nella Juve, ma l’Inter non ha cali di tensione, anche se qualche giocatore è stremato e poi è la Juve a sbagliare, Asamoah regala palla a Candreva, dentro per Icardi, portato fuori Buffon e cross per Perisic che la piazza di testa freddo, apoteosi. Dentro Melo e Miangue, recupero infinito con l’Inter in dieci per il doppio giallo a Banega, inevitabile soffrire un po’, con Handanovic che s’immola. Al 96′ L’insufficiente Tagliavento fischia la fine e Thohir in tribuna si commuove.
INTER-JUVENTUS 2-1
RETI: 66′ Lichsteiner (J), 68′ Icardi (I), 78′ Perisic (I)
INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 25 Miranda, 24 Murillo, 21 Santon (79′ 95 Miangue); 6 Joao Mario, 17 Medel (75′ 5 Felipe Melo); 87 Candreva, 19 Banega, 23 Eder (70′ 44 Perisic); 9 Icardi. In panchina: 30 Carrizo, 7 Kondogbia, 8 Palacio, 10 Jovetic, 11 Biabiany, 13 Ranocchia, 27 Gnoukouri, 55 Nagatomo, 94 Yao. Allenatore: Frank de Boer.
JUVENTUS: 1 Buffon; 4 Benatia (26′ 15 Barzagli), 19 Bonucci, 3 Chiellini (80′ 20 Pjaca); 26 Lichtsteiner, 6 Khedira, 22 Asamoah, 5 Pjanic, 12 Alex Sandro; 17 Mandzukic (74′ 9 Higuain), 21 Dybala. In panchina: 25 Neto, 32 Audero, 7 Cuadrado, 11 Hernanes, 18 Lemina, 23 Dani Alves, 24 Rugani, 33 Evra. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Tagliavento.
Assistenti: Passeri, Costanzo.
IV uomo: Cariolato.
Addizionali: Banti, Valeri.
Note
Spettatori: 76.484
Incasso: 3.943.518 euro (nuovo record per la Serie A)
Espulso: Banega (I) al 90′
Ammoniti: Lichtsteiner (J), Barzagli (J), Asamoah (J), Medel (I), Baenga (I)
Corner: 5-4
1°T 1′, 2°T 4′.