Simeone, un giorno a Milano..

Simeone ieri è tornato a S.Siro da allenatore dell’Atletico Madrid, vincendo contro il Milan. Senza nessun grosso campione, la sua squadra è in lotta per il titolo in Spagna e ad un passo dalla qualificazione ai quarti di Champions. Non credo che Simeone si sia mai lamentato di non avere fuoriclasse in squadra, non è il tipo, a Milano lo ricordano tutti per il carattere. Gli bastarono due stagioni per entrare nel cuore dei tifosi nerazzurri. Lui e Paul Ince sono la dimostrazione che per diventare bandiere non servono centinaia di presenze, ma conta l’intensità con cui si gioca, anche se si indossa la maglia dell’Inter solo 50 volte. Fu silurato da Lippi nell’estate del ’99, nonostante ciò nel 2000 dichiarò: “Lo ripeto sempre ai miei figli: io ho giocato nella squadra più bella del mondo e non è la Lazio che ha vinto il campionato, ma quella in cui giocavo prima!” Diventato allenatore, ha dimostrato di avere ancora le idee chiare e più di un anno fa alla gazzetta dello sport così si espresse: “Cercherò di ripetere da allenatore la strada percorsa da giocatore, quindi un giorno, te lo dico adesso, allenerò Atletico, Lazio e Inter”. E ancora, un anno fa, “Anche prima di andare all’Atletico mi dicevano sempre che un giorno sarei tornato da allenatore all’Inter. Ogni cosa avviene a suo tempo, ma sicuramente un giorno ci vedremo a Milano”. Nel marzo del 2013 ha rinnovato con l’Atletico fino al 2017. Ma in Spagna erano sicuri che esistessero delle clausole che facilitavano un suo eventuale passaggio all’Inter senza dover pagare salate penali. Lui non ha mai commentato in merito. simeone9Ma ecco che a fine dicembre, intervistato da Il giornale, apre all’Inter: “Sarebbe un onore allenare l’Inter. Per ora ne hanno parlato soltanto i giornali. Mi vedo per parecchio tempo all’Atletico Madrid”. Sempre nella stessa intervista il Cholo dà un assaggio della sua mentalità: “Come mai cerco sempre calciatori ribelli? Perché in campo ci mettono tutto, compresa l’anima. E’ una questione caratteriale”. L‘esatto contrario di Mazzarri. Il 21 gennaio scorso però, avviene una brusca frenata nel processo di avvicinamento all’Inter. Interpellato da AS, è lapidario: “Atletico per sempre”. Settimana scorsa sulla pagina FB del sito Bauscia.it i tifosi vengono interpellati se preferiscono Mazzarri o Simeone sulla panchina dell’Inter. E’ un plebiscito per Il Cholo. Lui arriva a Milano per la Champions e cerca di rimanere concentrato sul presente, ma non chiude più la porta: “A Milano ho vissuto due anni straordinari e ho lasciato tanti amici, ma conta poco quello che posso sentire io. Per i miei giocatori quella di domani sarà certamente una bellissima sfida e io sono assolutamente concentrato su quello che accadrà domani. In futuro vedremo“. Anche se nega contatti già avviati con la società nerazzurra: “Io all’Inter? Per me è una notizia nuova, non ne ho mai saputo niente. E in ogni caso penso solo all’Atletico, soprattutto in questo momento”. Ma i tifosi già sognano di vedere il pressing organizzato e il gioco palla a terra ammirato ieri nel “derby” Milan-Simeone.

 

5 commenti su “Simeone, un giorno a Milano..

  1. l’Inter ha perso la supercoppa europea contro l’Atletico Madrid e c’era Quique Sanchez Flores.. se non sbaglio quel che si dice ora di Simeone lo si diceva prima di Flores.. non per sminuire Simeone, ma non è uno per cui, nell’Inter, metterei la mano sul fuoco.. cambierei opinione se vincesse la Champions.. in quel caso forse potrei pensare che abbia qualcosa di speciale .. per ora quel qualcosa non ce lo vedo. a sensazione..

  2. perché all’Inter fa bene solo chi è un fenomeno.. penso sia ormai ufficiale.. bravo altrove non è sufficiente.. guardate Mazzatri, era bravo.. prima che l’Inter lo “smascherasse”..

    1. sono d’accordo.. in spagna giocando all’ italiana fa risultato perchè quasi tutti giocano in maniera diversa, ma in Italia con il Catania, non ha fatto grandi cose, se non una salvezza, che la stessa squadra centra da anni, con allenatori diversi ..

  3. Thohir mi sembra intenzionato a fare scelte basate sui fatti, sul rendimento, sulla serietà e capacità delle persone. Per cui Mazzarri verrà valutato probabilmente ad inizio maggio e quindi ora è troppo presto per parlare del Cholo. Di certo è un buon allenatore ma la forza dell’Atletico è nel chi fa gli acquisti dei giocatori.

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