Atletico Madrid e Valencia fanno un gol e un punto a testa
Vedere una partita dell’Atletico Madrid dopo aver visto Barcellona e Real Madrid nelle settimane precedenti è come vedere un altro campionato, calandosi in una realtà completamente differente.
Tutto tecnica, gioco e grandi individualità le due nobili del calcio spagnolo, l’identità dei colchoneros, la squadra della classe operaia di Madrid, è invece fatta di aggressività, corsa, aggressione degli spazi e feroce recupero palla, duelli individuali rusticani, anche se la squadra di Simeone, completamente plasmata dal suo allenatore, in questo periodo sembra aver perso la concretezza sottoporta. Manca anche a dire il vero un pizzico di qualità in più, l’addio di Griezmann è stato pesante, come quello di Godin e si vede.
Nonostante tutto El Cholo non disdegna di schierarsi in fase offensiva alla Guardiola con il 3-4-1-2, Joao Felix attacca dal centrodestra liberando la corsia laterale al terzino Arias, Koke attacca dal centrosinistra mentre Saul Niguez rimane largo a sinistra, in attacco Morata e Costa e nelle retrovie rimane Thomas a fare da diga e bloccare le ripartenze, ma anche a impostare davanti ai rimanenti tre difensori.
La squadra porta sempre in area i due attaccanti più Felix a ricevere i cross, a dire il vero spesso scadenti, mentre Koke li segue a fari spenti da dietro, pronto a ricevere le sponde dei tre davanti o la palla direttamente tra le linee, creando proprio lui i maggiori problemi al Valencia. La sblocca però Costa su calcio di rigore, dopo tante occasioni sprecate e per lui un mese e mezzo di digiuno. Biancorossi padroni del campo, ma Simeone avventatamente fa il terzo cambio già al 67′ e finisce col pagarla perchè Felix qualche minuto dopo s’infortuna e i padroni di casa rimangono in dieci, inoltre affiora la stanchezza e per la prima volta iniziano ad arrivare secondi sulle palle vaganti e proprio in una situazione simile c’è un fallo al limite dell’area per un intervento in ritardo di Saul Niguez. La punizione che batte Daniel Parejo è stupenda, alla brasiliana, con traiettoria a uscire, nulla da fare per Oblak, già salvato dalla traversa in precedenza, ma che ora diventa protagonista perchè il Valencia ora ci crede e vuole la vittoria e tocca al portiere salvare il risultato di 1-1 due volte, finchè Lee Kank-In si fa espellere al 90′ per un fallo inutile da dietro. Si torna perciò in parità numerica e l’Atletico si rialza, ma il gioco diventa spezzettato e alla fine dopo cinque minuti di recupero di cui se ne sono giocati al massimo tre l’arbitro decreta la fine per il pareggio finale.