L’amichevole con l’Amburgo è la prima vera partita dopo le tre amichevoli in Trentino. Finisce 1-1 con i gol di Icardi dopo un solo minuto e il pareggio di Rudnevs ad inizio ripresa. Mazzarri ha ancora una volta schierato il terzetto di centrocampo Guarin-Cambiasso-Alvarez (ma le amichevoli non servono per provare varie soluzioni?), terzini Nagatomo e Pereira, difesa Campagnaro-Ranocchia-Jesus e in attacco Palacio alle spalle di Icardi. Il gol dell’Inter nasce da un’azione sulla linea del fallo laterale di Guarin sulla destra, cross rasoterra per Icardi che è freddo al tu per tu con il portiere. L’Amburgo ha reagito creando quattro palle-gol, trovando già il miglior Handanovic. l’Inter si è rintanata sempre di più, particolarmente poco grintosa la difesa sul lato di Pereira e Alvarez (improbabile come mezz’ala), tantissimi i cross arrivati da quella parte, compreso quello del gol del pari, ma anche dall’altra parte Nagatomo faceva scivolare l’avversario verso il fondo concedendogli diversi cross. Almeno una decina i cross dell’Amburgo già nel primo tempo. In avanti hanno provato ad orchestrare Guarin e Nagatomo, lo schema è palla smistata verso Nagatomo e inserimento di Guarin oppure Guarin che porta palla verso l’esterno e Nagatomo che incrocia verso l’interno. Nulla più. Il centrocampista centrale non partecipa mai all’azione offensiva e nessuno verticalizza. In difficoltà i due attaccanti. Nella ripresa Palacio si è mangiato due gol, ma è stato ancora l’Amburgo a schiacciare di più i nostri, almeno fino alla girandola dei cambi partita a metà ripresa. Fino al 79′ Mazzarri invece ha fatto solo due cambi, Kuzmanovic per Cambiasso e Belfodil per Icardi, poi nei minuti finali sono entrati anche Jonathan, Capello e Olsen. E’ chiaro che a questa squadra manca un centrocampista centrale, una mezz’ala completa in grado di sostituire degnamente uno tra Guarin e Kovacic in caso di assenza o difficile coesistenza tra i due, un esterno capace e un attaccante.