Shaqiri: “Voglio giocare, le parole di Mancini mi hanno colpito e per questo sono qua”

shaqiri presentazioneShaqiri si presenta alla stampa e ne viene fuori una conferenza molto loquace, dove appare chiaro fin da subito quanto sia stato decisivo Mancini per portarlo a Milano. Lo svizzero-kosovaro rivela di non aver parlato con nessuno tranne che lui e di aver avuto garanzie di giocare titolare in una squadra dal calcio offensivo pronta a lottare per la Champions. Inoltre rivela di considerarsi un numero 10, mentre traspare che i rapporti con Guardiola, compagni al Bayern e dirigenti non erano ai massimi termini.

Ecco le sue parole:

“Ho avuto anche altre offerte da Inghilterra e Germania, ma dopo aver sentito Mancini ho capito che la soluzione giusta era di venire qui, volevo giocare, le sue parole mi hanno molto colpito e per questo ho deciso di venire all’Inter“.

“Mi hanno colpito i tifosi che mi hanno aspettato all’aereoporto, è stato anche un po’ difficile districarsi, ovviamente la prima partita, vedere i tifosi allo stadio e poi fare i primi passi con questo grande club, con un grande allenatore, dei grandissimi compagni e un ottimo management”.

“Ogni giocatore è diverso, non amo confrontarmi con altri giocatori, ognuno ha le sue caratteristiche individuali. Ho imparato molto da questi grandi compagni al Bayern, quello che importa sarà il successo di tutta la squadra e spero di tornare a vincere con l’Inter dei titoli”.

Alla fine al Bayern non ero totalmente felice, se ne sono resi conto in molti. Io ho bisogno di giocare così posso dimostrare quello che valgo, per questo sono felice di essere all’Inter, voglio tornare a vincere anche con l’Inter, ho molta fame di successi e ho un ottima sensazione sulla squadra e sull’allenatore. Sono sicuro torneremo a vincere”.

“Se si legge quello che hanno scritto pare che ho avuto colloqui con tutti. La Juve era una delle possibilità, ma era chiaro che l’Inter per me era la migliore soluzione, è una squadra al top e ogni anno dovrebbe avere come obbiettivo la qualificazione champions, ho una buona sensazione, sono fiducioso che torneremo in alto. Già nel week end abbiamo fatto punti”.

“Non c’era bisogno di parlare con nessuno perchè l’Inter la conoscono tutti. Basta leggere la storia del club, non c’era bisogno di grandi colloqui, sappiamo tutti che è una squadra che ha vinto la champions in cui hanno giocato leggendari campioni, poi mio fratello ha avuto contatti con Ausilio, i colloqui tra di noi sono stati ottimi con un ottimo clima e ora sono molto felice di essere qui”.

“Mi sono reso conto che l’Inter allo stadio ha tanti tifosi albanesi, io sono nato in Kosovo che è Albania, sono due nazioni sorelle, in più rappresento la Svizzera, mi sono reso conto che già il Bayern ha guadagnato dei tifosi albanesi e lo stesso varrà per l’Inter anche se l’Inter ha già tanti fan da tutto il mondo, anche già albanesi”.

“Mi sono già allenato tutta la settimana. Spero di poter giocare, la mia sensazione è positiva ho fatto dei buoni allenamenti, spero di giocare”.

“Penso che nel calcio non si possono fare dei piani, si possono a livello di squadra, ma noi giocatori scendiamo in campo partita per partita e giochiamo sempre per i tre punti che sia la Juve o l’Empoli dobbiamo sempre scendere in campo per vincere”.

“No, non ho parlato con Rumenigge, non era necessario perchè l’Inter la conosciamo tutti. La decisione è sempre stata chiara per me”.

Non ho parlato molto con Guardiola, sapevano che io volevo andare e non c’è stato bisogno di dirsi tante cose”.

“Si ci sono delle differenze. S. Siro è bellissimo, ma l’unica differenza è che gli stadi qui non sono sempre pieni come in Germania, ma spero che adesso con risultati e bel calcio riusciremo a riempire di nuovo gli stadi entusiasmando i tifosi e invitandoli a venire allo stadio”.

“Si, Piero mi ha detto che nei blogs si scriveva che la dirigenza mi doveva portare qua e queste è una delle ragioni che mi ha spinto a venire qui. La serie A non è un calcio con tanti gol come la bundesliga perchè tutte le squadre hanno tattiche difensive, ma noi vogliamo fare tanti gol e fare un calcio offensivo”.

Un giocatore quando sceglie considera anche qual’è la squadra che fa di più per averlo e chi gli offre le migliori prospettive e l’Inter lo ha fatto. Volevo fare un’esperienza nuova in un nuovo campionato, voglio riportare l’Inter al vertice”.

Già al Bayern penso di aver dimostrato di essere versatile, posso giocare a destra o al centro o a sinistra. Sarà compito di Mancini decidere dove schierarmi, ma io mi sento meglio come numero 10 quando ho la libertà di poter svariare, di fare l’ultimo passaggio, di avere possibilità di tirare in porta, ma qualsiasi posizione per me va bene”.

 

 

 

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