Shaqiri sotto la lente dei numeri

shaqiri salutoLa statistica.com ci invia un interessante analisi sulle caratteristiche di Shaqiri, analizzando i dati di whoscored.com e Squawka emerge un giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive con un solo difetto, ma riprendiamo direttamente dall’articolo di Matteo Pia (l’articolo originale lo trovi qui):

 

Shaqiri è un giocatore quasi esclusivamente d’attacco. Lo svizzero ha recuperato rispettivamente 1,5 e 1,4 palloni a partita nelle sue prime due stagioni bavaresi ed è salito a 2,4 soltanto nell’ultima, forse perché i dati relativi alla parentesi conclusiva sono determinati da un minor numero di minuti spesi in campo. Podolski, al contrario, ha sempre offerto un ottimo contributo senza palla. Vediamo dunque le caratteristiche offensive dell’elvetico. Shaqiri trova la porta con grande facilità e pare essersi stabilizzato intorno alle 3 conclusioni nello specchio a partita durante l’era Guardiola. La caratteristica principale è il dribbling (3,1 e 3,2 a partita nelle prime due stagioni), ma non si tratta di una soluzione fine a se stessa. Lo svizzero è in grado di creare un buon numero di occasioni a partita (2,7 key-passes medi nelle ultime due stagioni, 2,5 nel 2012-13) associati a un ottimo numero di assist (se lo 0,5 del 2014-15 è falsato dalle poche presenze, gli 0,2 e 0,3 degli anni precedenti restano più che interessanti). Essendo un mancino che viene utilizzato spesso a destra crossa poco (1,4 volte ogni 90′ nel 2012-13, il suo dato migliore) e vista la statura non è affatto il re delle palle alte (0,6 duelli aerei vinti nel 2013-14 il personale). Ma non si tratta affatto di problemi. Semmai, Mancini dovrà stare molto attento al rischio di vederlo perdere troppi palloni. L’anno scorso è arrivato a 4,1 a partita, all’Inter (visti i problemi difensivi dei nerazzurri) difficilmente se lo potrà permettere. Anche questo dato, però, dà la dimensione di un giocatore votato quasi esclusivamente all’attacco.

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