L’Inter vince 1-0 a San Siro contro la Lazio, gol-partita di D’ambrosio al 22′, in fondo il tabellino della gara
Cinque vittorie su cinque, 10 gol fatti e uno subito in campionato, quattro partite senza subire gol
Inter sempre più italiana, assist di Biraghi e gol di D’ambrosio, in campo anche Politano, Barella e Sensi
Curiosità di vedere l’Inter senza Sensi, oggi in panchina a riposo. La squadra come prevedibile perde in tasso tecnico, fluidità di manovra, visione di gioco, ma guadagna in fisicità a centrocampo con Vecino che rientra sul centrosinistra e Barella che è un martello in fase di ripiego-rientro.
L’Inter segna alla prima occasione, segnali di grande squadra, sull’asse orizzontale Biraghi-D’ambrosio, ma chiaramente il gioco che vuole Conte è tutto verticale. Il 3-4-2-1 offensivo infatti può essere letto con un asse verticale di centrodestra Godin-Barella-Politano e un asse verticale di centrosinistra Skriniar-Brozo-Vecino, quest’ultima più disordinata con Brozovic e Vecino che tendono ad accentrarsi, tutto fascia per D’ambrosio e Biraghi, perno difensivo De Vrij e perno offensivo Lukaku. La chiave tattica che favorisce i neroblu è sicuramente il blando pressing fuori tempo degli interni laziali Milinkovic e Alberto che abbandonano la marcatura su Barella e Brozo per alzarsi su Godini e Skriniar ma spesso lo fanno in ritardo e coi tempi sbagliati permettendo ai due difensori interisti di innescare in verticale i propri due interni, mentre Correa e Caicedo pressano De Vrij e Brozovic. Spiace vedere i due centrocampisti biancocelesti tanto ammirati in serie A due stagioni fa così svuotati.
A centrocampo è netto predominio fisico meneghino, ma tante anche le imprecisioni da una parte e dall’altra. Dopo il gol l’Inter controlla ma ha un black-out di cinque-dieci minuti concedendo tre occasioni alla Lazio supportata dagli inserimenti da dietro di Parolo e il gioco sulla fascia di Joy, ma è quando s’innescano gli scambi tra le due punte Caicedo e Correa che si rischia grosso, ma stasera Handanovic è vestito A FESTA.
La squadra di Inzaghi spesso è a quattro dietro con Lazzari tenuto bassissimo da Biraghi e Bastos che marca Politano e poi si sgancia in fascia sinistra.
La ripresa inizia con occasioni da una parte e dall’altra, spesso favorite dalle reciproche sbavature, poi col passare dei minuti l’Inter controllerà e amministrerà senza più rischiare. Conte nella seconda frazione passa ad un 3-5-2 più piatto con Vecino sul centrodestra e Barella sul centrosinistra. Ed è proprio quando riparte in contropiede, sfruttando la velocità di Barella e Politano e le sponde di Lukaku e suoi movimenti ad allargarsi aprendo varchi centrali che l’Inter va più vicino al raddoppio. Conte però vuole il possesso palla e inserisce per questo Sensi riportando Barella sul centrodestra, il gruppo ora gioca più in orizzontale con Barella e Sensi che si defilano e D’ambrosio e Biraghi a calpestare la linea del fallo laterale, anche se questa squadra non sembra avere nelle corde un atteggiamento amministrativo. La Lazio sembra perderci dalle sostituzioni, meglio Caicedo del sostituto Immobile e anche Leiva non incide, ma i biancocelesti difendono più ordinati del primo tempo, con Luiz Felipe che ora si alza su Sensi e Milinkovic più attento su Barella, però è anche il reparto arretrato nerazzurro a crescere nella seconda frazione. l’Inter porta a compimento il risultato di 1-0, in una gara in cui le occasioni si sono quasi tutte concentrate dal gol di D’ambrosio al 22′ fino ai primi quindici minuti della ripresa, con Correa ancora impreciso e una clamorosa doppia occasione Barella-Politano sventata da Strakosha, anche se il subentrante Lautaro ha sfiorato il radoppio nel finale. Sostanzialmente l’uscita di Caicedo da una parte e l’ingresso di Sensi dall’altra hanno congelato la gara a favore dei padroni di casa e l’Inter non ha più sofferto.
Si chiude un miniciclo di quattro partite a San Siro, ora si torna in trasferta, sabato a Genova contro la Sampdoria e poi si vola a Barcellona.
IL TABELLINO
INTER-LAZIO 1-0
MARCATORI: 22’ D’Ambrosio
INTER: 1 Handanovic; 2 Godin, 6 De Vrij, 37 Skriniar; 33 D’Ambrosio, 23 Barella, 77 Brozovic, 8 Vecino (56’ 12 Sensi), 34 Biraghi; 16 Politano (76’ 10 Lautaro Martinez), 9 Lukaku (82’ 7 Sanchez).
In panchina: 27 Padelli, 13 Ranocchia, 21 Dimarco, 95 Bastoni, 5 Gagliardini, 18 Asamoah, 19 Lazaro, 20 Borja Valero, 87 Candreva.
Allenatore: Antonio Conte
LAZIO: 1 Strakosha; 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 15 Bastos; 29 Lazzari, 21 Milinkovic-Savic (72’ 7 Berisha), 16 Parolo, 10 Luis Alberto (64’ 6 Leiva), 22 Jony; 20 Caicedo (52’ 17 Immobile), 11 Correa.
In panchina: 23 Guerrieri, 24 Proto, 4 Patric, 5 J. Lukaku, 19 Lulic, 32 Cataldi, 34 Adekanye, 77 Marusic, 93 Vavro.
Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Maresca. Assistenti: Alassio – Paganessi. Quarto uomo: Fabbri. Var: Calvarese, assistente Meli
Note
Spettatori: 56.175
Ammoniti: Luis Alberto (L), D’Ambrosio (I), Parolo (L), Lautaro Martinez (I), Inzaghi (L)
Corner: 4-6
Recupero: 1°T 2’, 2°T 5’.