Se piove l’inviato Rai va nel panico

Come piove alle olimpiadi e agli europei

Con la stagione dei club calcistici in pausa, non resta allo sportivo che seguire europei, Copa America, e ora le olimpiadi di Parigi. Tutto ciò vuol dire in larga misura tornare sulla rai dopo tanti anni. Sì, la cara vecchia mamma Rai, che bello ridigitare i primi numeri sul canale, ed eccoli lì, ci sono tutti, come sempre e per sempre, dalla naftalina ogni quattro anni ecco che esce Mazzocchi, ridacchia come un matto e saltella per lo studio come una molla, ma sopratutto.. c’è una figura epica e intramontabile, anche lui sempre lo stesso o gli stessi, l’inviato Rai. E qui sorgono i problemi, perchè quest’anno li abbiamo spediti in Germania per gli europei e a Parigi per le olimpiadi e si dà il caso che in questi posti talvolta piova, pensate, anche d’estate, orribile. Non è possibile. Allora per l’inviato Rai, povero lui, scatta lo psicodramma. Forse mamma Rai non gli ha dato il maglioncino, o l’ombrellino, cattivona, fatto stà che l’inviato Rai dalla Germania e da Parigi ci ricorderà durante i suoi collegamenti e le sue telecronache ogni cinque minuti che sì è tutto bello, ma piove. Piove, sì piove, sono tutti fradrici, si è bello, ma piove. E’ la rovina, la fine, piove. Poi vedono gente, tifosi, atleti, sportivi, allegri e felici e ci dicono che lo sono nonostante la pioggia. Come faranno? l’inviato non lo è. E ce lo dicono proprio come se non fossero lì ad assistere ad eventi sportivi eccezionali, ma come se fossero stati inviati al Polo Nord a raccontarci una partita di Hockey su ghiaccio tra pinguini, ma sopratutto ce lo ripetono ad ogni piè sospinto e in ogni modo, come uno studente in vacanza studio nel nord Europa che chiama la mamma in lacrime. Allora l’anno prossimo – lanciamo un appello – mandiamo l’inviato Rai alle maldive, dove potrà raccontarci il campionato mondiale di abbronzatura.