Se anche Adani diventa un nemico del popolo e della Patria nerazzurra

Siamo felici. L’Inter ha ripreso a marciare e trivellare petrolio nerazzurro, che zampilla dalle riserve e garantisce il riscaldamento nelle case del popolo nerazzurro. La beneamata ha sconfitto il Milan nel derby ed è uscita indenne dall’arena del San Paolo di Napoli, anche se memoria degli ultimi anni e un pizzico di scaramanzia inducono cautela, dopo che gli exploit di Mancini e Pioli si sono risolti in un crollo drammatico nelle scorse sfortunate stagioni. Questi ragazzi sono fragili, ma a Napoli hanno dato un segnale forte. Spalletti intanto ha dettato una linea di scontro frontale con i media e il popolo nerazzurro ha risposto compatto sui social. Caressa e Mauro masticano bile, anzi come si dice dalle loro parti, stanno a rosicà. Eppure non tutto torna quando leggi sulla pagina facebook dell’Inter un commento, che riceve 200 mi piace, che parla del “livore di Adani contro l’Inter”. Adani è un opinionista di Sky che ha giocato nell’Inter, Mancini lo voleva come vice sulla panchina nerazzurra, è grande amico degli argentini storici del club come Zanetti e Cambiasso, nei confronti dell’Inter non ha espresso mai livore, anzi, si è spinto a paragonare Vecino a Gerrard in un momento di esaltazione durante l’ultimo derby, esagerando forse nel segno opposto. Eppure in queste ore si leggono commenti di questo genere, rilanciati da centinaia di likes. Personalmente sono stato un mourinhiano, ho impresso nel cuore il discorso del vate portoghese sulla prostituzione intellettuale, eppure fatico a superare certi confini, a pensare che Adani sia un antinterista, e come lui Bergomi, penso che tutto questo sfoci nella paranoia e in un pensiero totalitario, che forse per alcuni è una tattica, che serve a compattare l’ambiente, ma che per altri ha un significato politico, che vede nell’interismo un movimento antisistema, che non ammette critica e libero pensiero. Tutto questo però si scontra con la natura storica dell’interismo, fatta proprio di pensiero critico, dissidente e libero, da quando 44 ribelli del Milan non si sottomisero ai diktat della federazione. Quindi esistono due interismi, o se vogliamo un mourinhismo moderato e uno estremo, pronto a processare come nemico del popolo e della patria nerazzurra chiunque non si allinei alla logica del bunker e dell’elmetto. Noi da parte nostra possiamo solo dire, amala. Colori della notte.