Sconcerti è indignato. I tifosi interisti sono degli ingrati. Il famoso editorialista del Corriere della sera ha appena visto un sondaggio della Gazzetta dove migliaia d’interisti hanno votato in favore dell’ingresso in società di Thohir. Sconcerti non si capacita, oibò, come può esserci cotanta irriconoscenza verso la famiglia Moratti, come possono aver già dimenticato il triplete ed essere così pretenziosi e indifferenti alle ragioni del cuore e delle bandiere? Dove sono finiti i tifosi di una volta, sembra chiedersi amareggiato, guardando verso il cielo. Ma che tifoso vorrebbe Sconcerti? Evidentemente un tifoso più realista del re, dal momento che è lo stesso Moratti ad essersi messo alla ricerca di un socio più di un anno fa. Più morattiano di Moratti, il tifoso ideale di Sconcerti non deve curarsi del crollo abissale degli ultimi due anni, ma vivere come un nobile decaduto in un mondo cristallizzato al 2010. Non deve pretendere nulla per il presente e il futuro e di fronte ad una linea societaria reiteratamente scriteriata e mai corretta, deve rispondere con ascetica ed eterna gratitudine per le glorie passate. Nel mondo immacolato di Sconcerti c’è spazio solo per il “cuore”, per “la tenera follia degli interisti”, “l’amore per la Famiglia” (sì, scritto con la maiuscola), per le bandiere e l’immancabile riconoscenza. Insomma interisti, non pretenderete ancora di vincere, quella è roba per juventini e milanisti, il vostro posto è quello dei romantici perdenti, un luogo che gli Sconcerti possano guardare con nostalgia e tenerezza, dall’alto del loro pulpito.