L’Inter sbanca il San Paolo nei quarti di Coppa Italia e punisce la presunzione di Sarri che si presenta all’appuntamento con una formazione infarcita di riserve. Gol di Jovetic e Ljajic. Partita perfetta di linea difensiva e Handanovic, mentre il centrocampo riemerge nella ripresa dopo un primo tempo di sofferenza, così come gli attaccanti. Ecco la cronaca: Un Napoli-Inter senza numeri nove, Mancini e Sarri fanno scelte simili e lasciano in panchina i due centravanti titolari. Ampio il turn-over del tecnico napoletano che snobba l’Inter e non schiera nemmeno Hamsik e Insigne. In campo invece i due portieri titolari. L’Inter gioca con il 4-4-2 con due esterni offensivi come Perisic e Biabiany. Ecco le formazioni ufficiali:
NAPOLI: 25 Reina; 2 Hysaj, 26 Koulibaly, 21 Chiriches, 3 Strinic; 5 Allan, 6 Valdifiori, 19 David Lopez; 7 Callejon, 23 Gabbiadini, 14 Mertens.
A disposizione: 1 Rafael, 22 Gabriel, 8 Jorginho, 9 Higuain, 11 Maggio, 17 Hamsik, 20 Deli, 24 Insigne, 26 Ghoulam, 33 Albiol, 77 El Kaddouri, 96 Luperto.
Allenatore: Maurizio Sarri
INTER: 1 Handanovic; 55 Nagatomo, 25 Miranda, 5 Juan Jesus, 12 Telles; 17 Medel, 7 Kondogbia; 11 Biabiany, 22 Ljajic, 44 Perisic; 10 Jovetic.
A disposizione: 30 Carrizo, 8 Palacio, 9 Icardi, 14 Montoya, 21 Santon, 23 Ranocchia, 24 Murillo, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 77 Brozovic, 83 Felipe Melo, 97 Manaj.
Allenatore: Roberto Mancini
Arbitro: Paolo Valeri
Molti problemi per l’Inter ad inizio gara, il Napoli fa girare palla a mille all’ora e va ad un recupero della stessa feroce ed organizzato individuando in Kondogbia l’anello debole da circondare. Il francese perde molti palloni sul pressing avversario, ma anche nel tentativo di aprire il gioco un paio di volte, ma sono anche i compagni a non venirgli incontro, quando Ljajic e Perisic si fanno vedere Kondogbia allora riesce a gestire meglio il pallone. Fortunatamente il Napoli fa un gioco molto lezioso sulla trequarti e si rende pericoloso solo un paio di volte sfondando dalla sinistra, ma c’è il solito prodigioso Handanovic. L’Inter si affida alle avanzate palla al piede di Biabiany e in un paio di circostanze dello stesso Kondogbia per superare la metà campo e nella fase centrale del primo tempo si ricompatta con meno spazi tra i reparti e qualche iniziativa in avanti, ma zero tiri. Purtroppo però dura poco, nell’ultima parte del primo tempo la partita torna a farla il Napoli, ma il primo tempo si chiude sullo 0-0.
Ma come spesso capita ultimamente, l’Inter cresce nel secondo tempo, Kondogbia è meno in bambola e Medel si ravviva tornando il solito recupera palloni, Mancini cambia lo schieramento di esterni e attaccanti provando Biabiany punta, ma è tutta la squadra ad essere più alta e giocare con maggiore intensità:
Handanovic; Nagatomo, Miranda, Jesus, Telles; Perisic, Medel, Kondogbia, Ljajic; Biabiany, Jovetic.
Poi il mancio cambia ancora mettendo Perisic in attacco, ma poco dopo lo toglie per inserire Palacio:
Handanovic; Nagatomo, Miranda, Jesus, Telles; Biabiany, Medel (Melo), Kondogbia, Ljajic; Perisic (Palacio), Jovetic.
Quando inizia a sentirsi aria di supplementari con i portieri ancora inoperosi dopo il rientro dagli spogliatoi, Medel intercetta alto un pallone (il terzo intercetto in pochi minuti) e innesca Jovetic che regala un gol d’arte lasciando immobile Reina. Poco prima Sarri aveva inserito Higuain al posto di Gabbiadini, ma il celebratissimo argentino si fa notare solo per una sceneggiata isterica rivolta all’arbitro che meritava l’espulsione. Espulsione per doppio giallo che si becca invece Mertens dopo una penosa simulazione. L’Inter intanto tiene con l’aiuto degli attaccanti che ritrovano il cuore nel ripiegamento difensivo, i nerazzurri soffrono solo negli ultimi cinque minuti, ma Handanovic è superbo, poi ci pensa Ljajic ad involarsi in contropiede e battere Reina per il 2-0 finale. Inter in semifinale.