Lo stadio di Inter e Milan verrà abbattuto?
La casa
Parla l’assessore Maran di Milano: “Non cerchino di utilizzare la nuova legge sugli impianti ma seguano il percorso indicato dall’amministrazione che è quello del Pgt con le osservazioni da presentare eventualmente entro il 15 luglio“. Lo dice al corriere della sera e chiarisce che “La nostra via maestra è la rigenerazione di San Siro, non un nuovo stadio”.
Nessuno getta benzina sul fuoco ma la situazione è già incandescente. Ma facciamo un passo indietro, due settimane fa il presidente del Milan, Scaroni, aveva in maniera brutale e senza premesse annunciato che san Siro verrà demolito. Un modo tranciante davvero sorprendente, stiamo parlando di uno stadio amatissimo, che è la storia non solo di Inter e Milan ma di Milano, dove ogni tifoso ha mille ricordi. Ma anche chi non è particolarmente tifoso almeno una volta nella vita ha percorso le lunghe torri attorcigliate per sbucare nel tempio colorato. Non c’è bisogno di essere dei nostalgici o dei passatisti per trovare discutibile questo modo di affrontare la cosa.
Ma torniamo alle notizie, ma notizie non ce ne sono, perchè nessuno sa nulla del progetto nuovo stadio, cosa sarà, come sarà, si sa solo che sarà sempre uno da condividere tra nerazzurri e rossoneri, quindi già questo fa ovviamente storcere la bocca a molti perchè, se si deve andare nel futuro, ognuno dovrebbe avere il proprio stadio di proprietà, dovrebbe essere l’abc.
Ad ogni modo la comunicazione latita e allora davvero non la si può ridurre a facebook. Una società deve saper comunicare con i tifosi non solo con i video e le faccine, l’Inter è una comunità intessuta che non può sfilacciarsi. Va bene che in Cina sono abituati a buttare giù edifici e costruire nuovi e poi ancora buttarne, ma qui è diverso. Inter is different, not for everyone. La storia è la storia.