E’ un bagno di realtà quello che l’Inter fa sul campo della Roma. Premesso che la partita poteva tranquillamente finire sull’1-1, le gerarchie del campionato appaiono immutate rispetto all’anno scorso, nonostante i tanti cambiamenti. Juve prima, Napoli seconda, Roma terza e Inter quarta forza del campionato, anche se al momento scavalcata anche da Milan e Lazio. (Leggi sotto)
Certo, De Boer ha sbagliato qualcosa, Santon ad affrontare Salah e Peres era francamente improponibile. E sarebbe bastato riguardare gli Inter-Roma degli anni scorsi per vedere come Nagatomo era il marcatore perfetto di Salah. Il giapponese in questi anni ha sempre giocato le sue migliori partite marcando l’egiziano. E’ apparso un azzardo anche schierare due giocatori contemporaneamente senza i 90 minuti come Ansaldi e Joao Mario, giocandosi di fatto due sostituzioni obbligate. Ma al di là di questi aspetti la realtà è che la Roma è apparsa una squadra più forte sul piano dei valori tecnici individuali e per profondità della rosa, cioè cambi a disposizione. Anche quest’anno Roma e Napoli hanno comprato i giocatori che avrebbe dovuto comprare l’Inter. Bruno Peres e Fazio erano i giocatori che servivano come il pane a questa squadra, così come negli anni scorsi Allan e Nainggolan, per dirne due. Quindi l’allenatore è l’ultimo responsabile, se non altro come ultimo arrivato e non avendo scelto nessun componente della rosa. Ci si attende qualcosa di più invece da alcuni giocatori talentuosi come Perisic, almeno a continuità di rendimento, e sicuramente qualcosa di più in sede di mercato. Da parte dell’ambiente invece è apparsa ampiamente esagerata l’euforia post Juve e Empoli, ma sarebbe assurdo deprimersi ora, dopo una tutto sommato bella gara contro la Roma.