Si partiva dal presupposto che il Real era nettamente più forte dell’Inter, ma si sperava che le seconde e terze linee madrilene scese in campo trovassero una maggiore resistenza da parte dei nerazzurri. E’ finita invece 3-0 per la squadra di Ancelotti senza discussioni e con il risultato sbloccato dopo 11 minuti da un inserimento di kakà, dopo una palla malamente persa dall’Inter sulla propria sinistra. Un altro errore in uscita (passaggio sbagliato di Jesus) su quel lato al 38′ apriva la strada a C.Ronaldo, una voragine tra Ranocchia e Campagnaro e diagonale vincente in prima battuta del portoghese. Il terzo gol al 66′, Carrizo usciva totalmente a vuoto e in ritardo su un corner, Alvarez insaccava nella propria porta vuota. Mazzarri ha mandato in campo Palacio come unica punta, alle sue spalle Guarin, a centrocampo Olsen-Cambiasso-Kuzmanovic, terzini Jonathan e Pereira, difesa Campagnaro-Ranocchia-Jesus. Squadra tutta chiusa in difesa e lancio lungo a cercare Palacio oppure palla a Guarin, che cerca di innescare il contropiede. Nessun piano B, lo si è potuto vedere dopo il primo gol, la partita è continuata su quei binari, se non per uno sfaldamento difensivo sempre più marcato dei nerazzurri. Un disastro Pereira e Kuzmanovic sul lato sinistro, ampio spazio per Carvajal e Di Maria. Inconsistente anche lo schermo di Cambiasso davanti alla difesa, l’argentino si faceva prendere sempre alle spalle da Kakà, Morata o Casemiro, ne’ contrastava gli uomini davanti a lui. Un po’ meglio Olsen e Jonathan che se la dovevano vedere con Arbeloa e C.Ronaldo, anche perchè il portoghese era in serata abbastanza vezzosa. Olsen è stato schierato finalmente titolare da Mazzarri, ma fuori ruolo e ha faticato a salire e ha perso qualche pallone. Nella ripresa però è andato al tiro trovando l’incrocio, ma anche la deviazione di Diego Lopez. Ripresa che era iniziata con un Cambiasso imbarazzante di fronte al neoentrato Rodriguez, che sfondava ripetutamente centralmente colpendo una traversa. Mazzarri ha però aspettato l’81’ per inserire Duncan al posto dell’argentino. A risultato ormai compromesso l’Inter si è resa pericolosa con i nuovi entrati Alvarez e Icardi, mentre la prima palla gol era stata di Palacio già sul 2-0. La partita di stasera è stata l’ultima amichevole precampionato ed anche l’ultima sfida internazionale della stagione, visto che siamo fuori dalle coppe europee, da domani si torna in Italia in tutti i sensi. La tournè americana ha schiarito, se ce ne fosse stato bisogno, che non siamo presentabili a livello internazionale e siamo fuori meritatamente dall’Europa. Quell’Europa che conquistammo la prima volta il 27 maggio 1964 quando una doppietta di Mazzola e un gol di Milani abbatterono i mostri sacri del Real di Puskas e Di Stefano. Non è degno della nostra storia ridursi a sparring partner estivo della squadra che battemmo in finale di coppa dei campioni 49 anni fa.
Chi ha visto una partita tutta sua è Mazzarri, che a fine gara ha dichiarato: “Rammarico? Sembra paradossale dire questo perchè chi non ha visto la partita vede un 3-0 e pensa ci sia stata un dominio netto del Real Madrid. Invece l’Inter ha creato 6-7 occasioni clamorose davanti al portiere, sicuramente ci è mancata lucidità, ma io sono molto soddisfatto della partita della mia squadra. Passo avanti? Si, abbiamo creato tanto.” Tranquillo, anche chi ha visto la partita pensa ci sia stato un dominio netto del Real Madrid, ma su una cosa Mazzarri ha ragione, manca la lucidità, non solo da parte dei giocatori in campo.