Cari amici, chi ci segue assiduamente si sarà accorto che questa settimana la produzione di articoli è stata rallentata. Non siamo andati in vacanza, ma gli attentati di Parigi ci hanno tolto tempo e spazio. Ci riaffacciamo al campionato dopo una settimana tremenda. Il calcio è direttamente coinvolto, perchè i terroristi islamici hanno colpito lo stadio di Parigi e hanno cercato di colpire lo stadio di Hannover. E’ sotto attacco il nostro stile di vita occidentale, quindi non solo le nostre libertà più “alte”, civili e politiche, ma anche il divertirsi, lo svagarsi, bere vino, andare alla partita di pallone, ad un concerto, cose intollerabili per dei fanatici religiosi. Quindi continuare a parlare di calcio non è solo giusto, ma doveroso come piccola risposta anch’essa all’integralismo islamico. Già, perchè ora è tempo di reagire, tornare alla normalità, al calcio, ma questo non basta, come non basta pregare per le vittime, perchè sotto attacco non è la pace, quella già non c’è più, ma le nostre libertà, la democrazia, i valori occidentali, e per questo bisogna lottare. La libertà non è gratis, nella storia c’è chi ha lottato per ottenerla, anche con la guerra, perchè una pace che sa di sottomissione non è una vera pace, una pace senza giustizia non è pace. Il confronto ora non è tra guerra e pace, ma tra libertà e sottomissione ai fanatici. Il calcio può essere un veicolo di messaggi importante in questo senso, per questo sarebbe bello che i tanti calciatori mussulmani che giocano in Europa si esponessero non solo con generiche dichiarazioni contro la violenza, ma in favore dei valori occidentali, che, non dimentichiamolo, a loro danno fama, soldi e successo, come in parte già fatto da Pogba nei giorni scorsi. Anche dalla società Inter, sempre attenta ai temi sociali, ci aspettiamo una presa di posizione più netta, che non si limiti alle condoglianze come fatto nello scarno comunicato uscito poche ore dopo gli attentati di Parigi, definiti pudicamente “terribili eventi occorsi”, come se in Francia fosse avvenuto un terremoto. E ora sotto con il campionato. Forza Inter.