Si è concluso il campionato inglese, la Premier League è stata vinta dal Manchester City e allora concludiamo la nostra rassegna proprio con la squadra allenata da Pep Guardiola, felice, ma non troppo..
Il Manchester City
Parliamo del City di quest’anno, di Pep Guardiola, allenatore della squadra che dopo un campionato 2016-17 in Premier di ambientamento ha raggiunto risultati ammirevoli a vari livelli: gioco, punti in classifica, titolo di campione. A parte qualche eccezione il calcio del City in Premier è sempre stato spettacolare, a volte straripante, grazie a giocatori straordinari come De Bruyne, Sanè, David Silva, Aguero e Gabriel Jesus. Oltre alla Premier i Citizens hanno vinto la League Cup e il grande obiettivo era il Triplete ossia vincere anche la Champions League (gli interisti sanno bene cosa è e cosa vuol dire quando fu raggiunto il 22 Maggio 2010, entrando nella leggenda dell’Inter, con Josè Mourinho allenatore).
Ma il Triplete è mancato perché il City è stato seccamente sconfitto dal Liverpool nei quarti di finale e allora sono emersi tanti dubbi e soprattutto critiche a Pep Guardiola anche in quanto la Società, di proprietà dello sceicco Mansour, ha speso dal 2016 ad oggi un’enormità, 530 milioni di euro, perché la Premier non gli basta (già vinta anche ai tempi di Roberto Mancini ) e voleva assolutamente la Champions. Quindi, usando un eufemismo, non l’ha presa bene (e pensare che Guardiola si lamentò che lo sceicco non aveva speso di più per acquistare altri giocatori da lui richiesti…).
Siamo perciò di fronte ad una cosiddetta medaglia a due facce: una grande squadra, un grande allenatore che però ha mancato l’obiettivo primario per cui era stato assunto. Alla fine della Premier il City ha festeggiato perciò il titolo, ma, surprise surprise, non è stato celebrato con piena esultanza. Manca la Champions, manca il Triplete e Pep Guardiola sarà costretto a ripetere quanto già detto poche settimane fa: “La Champions? Prima o poi arriverà”. Chissà se lo sceicco Mansour sarà d’accordo.