“Tu quoque Brute fili mi”, disse Cesare pugnalato in fin di morte. Essendo Claudio Ranieri romano del Testaccio troviamo analogie, visto che quattro “senatori” Vardy, Morgan Albrigton e Schmeichel avrebbero chiesto al proprietario del Leicester l’esonero del loro allenatore e non è un caso che giornali inglesi e internazionali hanno parlato di “pugnalata alle spalle “. Una situazione che è stata definita come uno scandalo vergognoso, anche perchè nessun giocatore ha pubblicamente scritto o detto nulla al riguardo, nessun tweet, post, frase perlomeno di circostanza. Solo Schmeichel ha scritto un “Thanks Boss”, perlomeno sospetto essendo considerato uno degli artefici del licenziamento! Tutto è stato scritto al riguardo, ma mi piace segnalare quanto affermato da Josè Mourinho a sostegno del collega: “Campione dell’Inghilterra e Fifa Manager of the Year licenziato. Questo è il nuovo football, nessuno può cancellare la storia che hai scritto, sorridi Amico Mio”. Un gran signore.
In Premier League si gioca Chelsea-Swansea, ossia il miglior attacco contro la peggiore difesa del campionato. Ma con l’arrivo di Paul Clement i gallesi sono molto migliorati, recuperando posizioni dal fondo classifica. Interessante segnalare che Clement è stato per ben otto anni vice allenatore con Ancelotti, seguendolo al Chelsea, Paris St Germain, Real Madrid e Bayern Monaco. Primo tempo che vede il solito Chelsea di quest’anno, con grande intensità e senza dare respiro agli avversari. Praticamente un dominio anche se una sola rete con Fabregas e sfiorando il raddoppio in varie occasioni. Ma proprio nel recupero è sorprendentemente lo Swansea a trovare il pareggio con Llorente, su palla inattiva dopo un calcio di punizione, frutto di uno schema ben studiato e realizzato. La ripresa inizia con una traversa di Fabregas, ma lo Swansea ha acquistato fiducia e vediamo un’altra partita, mentre i Blues sembrano stanchi al punto che c’è un netto fallo da rigore in area Chelsea non fischiato dall’arbitro. Ma sono i Blues che a 20 dalla fine trovano il vantaggio con Pedro a seguito di una papera del portiere Fabianski. C’è anche il terzo gol firmato da Diego Costa a suggello di una vittoria che segna l’indiscussa posizione di leader della Premier della squadra di Conte a dodici partite dalla fine del campionato.