“Fa sempre piacere ricevere i complimenti di un collega, e quelli di Roberto (Mancini ndr) sono molto graditi, conosce la Premier, sa quanto sia difficile. Lui l’ha vinta, noi ci proviamo.” Così Claudio Ranieri pochi giorni prima di una importante gara nel tentativo di vincere un incredibile campionato. Nel Monday Night ha battuto il Newcastle, allenato per la prima volta da un altro allenatore ex interista, decisamente poco amato, e cioè Rafa Benitez. E mentre Ranieri è attualmente l’italiano più citato e apprezzato in Inghilterra a livello sportivo, Massimo Cellino, per anni proprietario del Cagliari, è invece il più odiato al punto che ho visto i tifosi del Leeds, squadra di Champioship in piena crisi di cui è ora proprietario e presidente, organizzare il suo funerale con tanto di bara e con la scritta: “Cellino, it’s time to go”, è tempo di andartene.
Nove partite alla fine e attenzione alle prime in classifica anche se l’Arsenal non gioca perchè impegnata nella FA Cup e le gare delle altre sono spalmate tra sabato e lunedì. Norwich-Manchester City è stata veramente noiosa, per essere educato potrei definirla opaca, come il suo risultato, 0-0. I Citizens hanno giocato in sordina, senza mordente, dimostrando così di autoescludersi dalla lotta per il titolo. Decisamente più interessante Aston Villa-Tottenham (0-2), anche se gli Spurs hanno vita facile con l’ultima in classifica, praticamente già retrocessa. Da segnalare il ritorno al gol di Harry Kane con una doppietta con la quale firma ben 19 reti sinora, ma anche i due assist di Dele Alli, diciottenne più volte ammirato che ritengo prossimo titolare della Nazionale inglese. Così gli Spurs ritornano temporaneamente a soli due punti dal Leicester e non ci resta che attendere il Monday Night. Ma prima una specie di intervallo: il Chelsea ha perso anche in FA Cup dopo l’eliminazione in Champions e il disastro in Premier League che vuol dire totale esclusione da competizioni in Europa l’anno prossimo. Per i Blues un clamoroso smacco e per Conte, che tra pochi giorni dovrebbe essere annunciato come prossimo allenatore, il compito di una vera e propria rivoluzione, di una rifondazione della squadra. Eccoci al tanto atteso Monday Night alias Leicester-Newcastle che ci piace presentare con le parole di Gary Lineker, dette alla BBC poche ore fa: “Siamo vicini a qualcosa di immortale nello sport. Non ho mai voluto qualcosa di più che avvenisse come il titolo del Leicester in tutta la mia vita”. Posso assicurarvi che non è il solo in Inghilterra. Molte persone, anche non tifose del Leicester, sono molto elettrizzate e in apprensione nel timore che le Foxes si facciano schiacciare dalla pressione, proprio nelle ultime giornate.
Nei primi 20 minuti si vedono infatti i giocatori del Leicester nervosi, mentre il Newcastle forse per effetto della presenza del nuovo allenatore gioca con maggiore intensità, ma al 24′ il giapponese Okazaki segna con una magistrale rovesciata “a bicicletta”. Nella ripresa il Newcastle non demorde, fa la partita ed è sempre pericoloso (e pensare che qualcuno dice che l’allenatore non conta nulla), ma il Leicester stasera dimostra carattere, gioca con grinta, controlla la gara ed ha due grandi giocatori a centrocampo, Drinkwater (in italiano sarebbe Bevilacqua), non a caso Man of the match stasera, e quel mostro di N’Golo Kantè che Sir Alex Ferguson prima della gara ha definito “il miglior giocatore del campionato”. Vittoria significativa delle Foxes, 5 punti sul Tottenham e ora ne mancano otto. Indescrivibile l’entusiamo al King Power Stadium e non solo al punto che tra i commenti finali ho sentito un tifoso proporre di dedicare una strada a Claudio Ranieri ed un altro addirittura una statua. E pensare che l’immagine degli inglesi è quella di essere poco emotivi.