Cari amici, il tempo delle giustificazioni è finito. Il tempo delle considerazioni è terminato. Pensavamo di aver visto di tutto in questi anni, ma quello avvenuto nelle ultime tre partite supera ogni immaginazione possibile. Passi per il pareggio con il Torino, dove comunque si erano viste diverse enormità, per la sconfitta con la Sampdoria, dove comunque la squadra era apparsa sgonfia, ma con Crotone, Milan e ieri con la Fiorentina si è passato il segno. Pioli ha commesso una lunga sfilza di errori, ha voluto strafare quando la sua forza nei mesi precedenti era stata la semplicità, ma qui si è soprattutto visto un dilettantismo da parte di chi va in campo da una parte e una società assente dall’altra. Non è possibile che Zhang Jindong non abbia rilasciato nemmeno una dichiarazione pubblica in queste settimane, emerge anche tutta la difficoltà di mandare un ragazzo di 25 anni, bravo quanto si voglia, ma senza nessuna esperienza, a gestire la società. Si aggiungano due dirigenti a loro volta giovani e inesperti come Zanetti e Ausilio, più un Gardini che non si sa cosa faccia e un Liu Jun altrettanto misterioso. Impensabile che sia ancora il buon Moratti a metterci la faccia. Parliamoci chiaro, qui è stato mandato un messaggio, Pioli via, e i giocatori sono andati in ordine sparso, ma si è percepito anche un meglio la turnè in Cina che il preliminare di Europa League, siamo alla smobilitazione totale. Non si può sbracare così, i tifosi vivono l’Inter 365 giorni all’anno, non voglio fare demagogìa, ma se è giusto – ed è giusto – che i calciatori vengano pagati tanto visto il giro di affari che creano, è anche giusto che vengano valutati anche in base ai risultati. E’ stata una partita molto strana ieri sera a Firenze, con 9 gol su 14 tiri, con difese per usare un eufemismo distratte, allenatori con gli occhi fuori dalle orbite in panchina, siamo sicuri che i calciatori scesi in campo sono professionisti?