Quanto decide Erick Thohir?

Angelomario.Moratti.Erick.Thohir.Inter,2013.14.356x237In alcuni ambienti calcistici la dicono brutalmente. Thohir è un “puppet”. Un pupazzo. Noi abbiamo rispetto del presidente e prendiamo con le pinze certe voci, ma perchè dicono un pupazzo e nelle mani di chi? Andiamo con ordine e riavvolgiamo il nastro. Massimo Moratti cercava un socio, un socio di minoranza che lo aiutasse ad internazionalizzare la sua creatura e ad esportare il brand nel mercato asiatico. Unico modo per competere con le big della Premier e della Liga. Si fecero avanti i cinesi, ma non se ne fece nulla. Poi arrivò Thohir e Moratti ha sempre rivendicato la regia dell’operazione, l’aver scelto proprio lui. E che Thohir sia stato scelto e non abbia scelto lo conferma lui stesso in un’intervista di ieri ad un emittente indonesiana: “Mi contattarono dagli Stati Uniti chiedendomi se fossi interessato a investire in un club europeo di fama mondiale: era l’Inter.” Poi però con un blitz di fine luglio l’indonesiano compra la maggioranza delle azioni dell’Inter e a sorpresa diventa il proprietario e non il socio di minoranza. I contorni del perchè di questo ribaltone sono da chiarire, Moratti stava per far saltare il banco, ma il figlio Angelo Mario ricuce i rapporti.angelo masimo erick Ora ET si presenta come un’ambasciatore, un ponte per l’ingresso di capitali indonesiani in Italia, ma vorrebbe che un Moratti rimanesse presidente della società milanese, il vecchio Massimo, o come rivelato sempre ieri, “All’inizio di questa avventura pensai che il presidente dovesse essere Angelomario Moratti ma Massimo Moratti mi disse di no, che ero io l’azionista di maggioranza e che era giusto fossi io il presidente”. Ancora una volta non decide lui. Si ritrova presidente contro la sua volontà e da subito appare chiaro che è poco interessato alle vicende calcistiche e molto più al riscontro d’immagine che il suo nuovo ruolo gli può dare. Intanto l’Inter fatica e soffre, Thohir conferma la fiducia a Mazzarri, mentre Moratti scalpita per un esonero. E puntualmente si verifica. Lo zampino di Moratti nella scelta di Mancini emerge ancora una volta. Siamo ai giorni nostri ed esplode la notizia di un Moratti pronto a tornare, smentite di rito, ma molti dettagli emergono, troppi. E Thohir? Un presidente di transizione?

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