Per 15 minuti l’Inter sembra ricordare come Mancini faceva giocare il Manchester City quando trionfò nel campionato di Premier League. Tutti corrono, si liberano, cercano la conclusione. Peccato che Jovetic non è Aguero e Perisic non è Silva. E così non sfruttiamo almeno due occasioni. Poi cresce il Milan fino a che Alex sovrasta in velocità e altezza una stordita difesa. A inizio ripresa si rivede l’Inter, gioca con rabbia, col cuore, ma Icardi sbaglia il rigore e poi è notte fonda e la squadra si sfalda in balia del Milan soprattutto a livello di condizione fisica. E’ un’altra brutta e umiliante sconfitta che porta a due considerazioni o se preferite due dubbi:
1- la condizione fisica: veramente preoccupante, forse decisiva. Dopo la gara in Qatar abbiamo pensato ad un eccesso di festeggiamenti, ma ora – dopo sconfitte così pesanti e compreso il crollo della difesa – abbiamo pensato che sia stato fatto un ricarico atletico proprio a inizio Gennaio con l’obiettivo di arrivare in piena forma nel finale di campionato. E’ un dubbio che appare fondato dopo 5 punti in sei partite più la débâcle in Coppa Italia, anche perché alcuni difensori non possono diventare improvvisamente così incapaci, specie Miranda e Murillo.
2- Chi imposta il gioco: oggi il Milan, non il Bayern nè il Barca, aveva tre giocatori bravi ma non campioni (Honda, Kucka, Montolivo), che hanno impostato, “cucito”, persino messo fantasia a centrocampo via via affondando Medel, Brozovic, Perisic e Liajic. Dopo la rabbia e il cuore il centrocampo è sparito e la difesa non ha più retto. Il risultato è non solo la sconfitta, ma il senso di impotenza che emerge sempre più che può portare a situazioni peggiori. Triste vedere Murillo inveire platealmente verso Brozovic e Mancini col dito medio rivolto ai tifosi milanisti. A proposito: alcuni non saranno d’accordo ma forse è tempo di far riposare Brozovic. A volte ha indubbiamente mostrato buone qualità, ma ultimamente sempre più dimostra immaturità nei momenti importanti e oggi sembra aver toccato il fondo. Speriamo che la squadra tenga e superi questa brutta crisi soprattutto a livello di rapporti tra giocatori altrimenti l’Inter rischia di andare incontro a seri problemi. Ma anche i rapporti tra squadra e tifosi sono a rischio perché c’è aria di contestazione e i tifosi hanno chiesto un confronto con la squadra. Altro brutto segno.
murillo fa bene a urlare a brozo: non si può perdere palla e guardare il cielo! si deve tornare,non per caso se il centrocampo molla, la difesa non regge. E questo era un punto di forza fino a poco fa. Ora tutti zitti e sotto con la concentrazione