Finisce l’anno anche per la Premier League anche se il campionato è già alla seconda di ritorno e la sorpresa finale è il pareggio di zio Roy, come qui chiamano Hodgson, ora allenatore del Crystal Palace che costringe al pari il Manchester City di Guardiola fermando a 18 la serie di vittorie consecutive in Premier (e pensare che al 91′ il portiere Ederson del City para un rigore evitando addirittura la sconfitta). Di rilievo due infortuni che si temono gravi per Gabriel Jesus e De Bruyne (si parla di mesi). Comunque i Citizens hanno vantaggi per il momento notevoli nei confronti del Chelsea, 14 punti, United, 15, Liverpool, 18.
Vale allora la pena, a chiusura d’anno, fare un bilancio della Premier League e valutare il rendimento delle squadre più avanti in classifica in rapporto ai loro obiettivi di partenza.
Il Manchester City. Che dire dopo 19 vittorie, di cui 18 consecutive, due pareggi, con migliore attacco, 60 reti e migliore difesa, 12 incassati. Sono dati che nemmeno il tifoso più ottimista dei Citizens avrebbe pensato di ottenere, ma sicuramente la stagione che i proprietari del Manchester City stavano sognando quando hanno assunto l’anno scorso Pep Guardiola all’Etihad Stadium. Sì, perchè l’allenatore spagnolo dopo una prima stagione transitoria, direi un po’ deludente, sta dimostrando ancora una volta di poter produrre un calcio di alto livello e, nota bene, diverso rispetto al tiki taka che era diventato il modulo vincente in Spagna e Germania. Un gioco a volte magnifico ispirato dalla coppia di classe mondiale di Kevin de Bruyne e David Silva, dallo splendore giovanile di Leroy Sane e Gabriel Jesus, e dalla fioritura di Raheem Sterling. Sinora li possiamo considerare e definire gli intoccabili della Premier League e sembrano i favoriti anche della Champions League.
Il Manchester United. Parliamo di una squadra che non si può non associare a Josè Mourinho perché si esprime in maniera affine, come gioco, approccio alle gare, addirittura personalità, al grande allenatore portoghese. Spesi quasi 90 milioni di euro per Lukaku, inizio molto buono, ma hanno poi deluso in partite cruciali soprattutto con Liverpool e lo stesso City. Molto buona invece la loro qualificazione in Champions League. Possiamo dire che hanno perso recentemente un certo smalto forse perché “impalliditi” di fronte al ritmo e ai successi del City. Da sottolineare il fatto che Mourinho ha impostato la squadra con una forse eccessiva prudenza proprio nelle gare più importanti ed ora è da presumere che si concentrerà maggiormente sulla Champions League.
Il Chelsea. Indubbiamente, per i suoi tifosi e proprietario, un campionato difficile e non sereno, l’esatto contrario di quello splendido scorso culminato con un trionfo. Sinora possiamo parlare di campionato croce e delizia con continui, eccessivi, alti e bassi. Sono sembrati più efficienti che spettacolari e hanno commesso gravi errori a vendere Matic oltre che Diego Costa. Antonio Conte non è stato abbastanza stabile come la scorsa stagione. La speculazione circa il suo futuro è costantemente oggetto sui giornali di gossip a causa di dissidi con la Società e alcuni giocatori (uno su tutti Eden Hazard). Nonostante ciò è secondo in classifica anche se distante 14 punti dal City, non tocca più le vette del passato, ma vediamo se riparte alla grande nella seconda parte vista la sua imprevedibilità.
Liverpool. Tottenham, Arsenal. Assolutamente da mettere insieme per la somiglianza circa il loro rendimento, le loro potenzialità e instabilità quindi di risultati e posizione in classifica. Sono infatti squadre che a volte si dimostrano pressoché imbattibili, mostrano un gioco bellissimo, ma altre volte scadono miseramente, sembrano quasi letteralmente un’altra squadra, perdendo partite e occasioni. Tutte squadre, ritengo, che devono dimenticare che è il loro anno per vincere il campionato. Il motivo principale è sempre lo stesso: difese incerte, fragili, che decisamente indeboliscono la squadra con la conseguenza di avere perso (tutte tre!) le partite più importanti per la leadership. Eppure hanno tre bravi allenatori e grandi giocatori ma le partite si vincono anche con difese forti e squadre compatte. Non è un caso che pochi giorni fa il Liverpool ha acquistato Van Diyk per 85 milioni di euro, record assoluto per un difensore. Meglio tardi che mai, ma sorprende che queste tre squadre hanno problemi simili da anni, non solo questo campionato.
Questo il bilancio della Premier League finora e ricordando, come sempre, che è sempre stato un campionato decisamente imprevedibile, vedremo cosa succederà e.. che vinca il migliore!