Comincia il nuovo anno in Premier League e non si smette di giocare. Siamo così alla prima di ritorno con gli stadi stracolmi. A noi piace cominciarlo con un interessante spunto con risvolti storici. Parliamo di quanto successo nel corso di Sunderland-Liverpool dove i due allenatori, Sam Allardyce, discreto, ma soprattutto focoso allenatore inglese (pensate ad un Mazzone ancor più tosto) e Jurgen Klopp, tedesco e molto considerato, da poco arrivato in Premier, si sono continuamente scontrati quasi venendo alle mani. In conferenza stampa Big Sam non ha smesso la disputa attaccando pesantemente Klopp e definendolo “Soft German”, ossia uno smidollato tedesco. Kloop ha evitato invece di continuare il litigio limitandosi a dire che smidollato tedesco è per lui una definizione nuova, “moderna”. Insomma la conferma che tedeschi e inglesi non si sopportano, basta leggere la storia e l’infinita serie di battaglie nei secoli. Sui campi di calcio questa rivalità è spesso esasperata e non c’è gara tra nazionali o in Champions dove la tensione va ben oltre la sfera sportiva. Peraltro Klopp è solo il secondo allenatore tedesco che allena in Premier e su di lui si riversano tutte le antipatie degli inglesi. Già alcune settimane fa era stato preso di mira dall’allenatore gallese Pulis del West Bromwich. Intanto la Premier va avanti e troviamo le prime in classifica con un andamento altalenante. Il Leicester non vince da tre partite – solo due punti – le due di Manchester alternano successi a smacchi, così l’Arsenal è per il momento solo in vetta. La più costante è il Tottenham con 4 vittorie di seguito e un bel gioco ed è quarta classifica in zona Champions al punto che Pochettino, bravo allenatore argentino degli Spurs ha persino ammesso che la squadra è pronta a vincere il titolo. Gli Spurs non vincono un campionato da 55 anni, quando l’attaccante Bobby Smith segnava 28 reti a stagione. Allora vediamo Everton-Tottenham per capire se quanto affermato da Pochettino è un sogno o ha fondamenti. Pronti via e dopo 4 gare in 10 giorni tutti corrono senza sosta e “inspiegabilmente”. La partita la fa il Tottenham, gioca meglio, ha grandi occasioni, ma a seguito dell’unica azione e grazie a un errore della difesa, segna l’Everton. Proprio nel finale del primo tempo pareggia il Tottenham con un gol molto bello, una volè di Dele Alli. Un altro vero talento di 19 anni degli Spurs e della nazionale inglese, considerato l’erede di Gerrard. Nella ripresa la squadra di Londra continua a dominare, sbaglia ancora occasioni specie con Hurry Kane, oggi in ombra, ma poi si disunisce dando opportunità all’Everton.Finisce in parità e il Tottenham si conferma buona squadra, ma non da titolo perché manca di risolutezza in attacco e la difesa necessita di rinforzi.