Buon anno dalla Premier che anche il primo di Gennaio vede le squadre in campo e vi diciamo da subito che ieri è successo di tutto. Primo il fatto che si sono segnati 33 gol, mai successo nella storia della Premier.
Si gioca la prima di ritorno e vediamo squadre un po’ stanche dopo un vero tour de force in queste ultime settimane e con formazioni necessariamente cambiate. Il Manchester United agguanta con fatica solo un pareggio in casa dello Stoke che anzi deve recriminare un rigore solare non concesso. A proposito di errori arbitrali, l’arbitro Taylor, che non concesse la scorsa partita un rigore al Chelsea scatenando la furia di Mourinho che parlò di complotti contro i Blues, si sarebbe scusato con il tecnico portoghese poco dopo il triplice fischio. Fatto incredibile, ma bello: quando succederà anche in Italia?.
Perde malamente l’Arsenal a Southampton, 2-0, e chissà quali saranno gli sviluppi della relationship Wenger e “l’infortunato” Podolski. A Liverpool invece Balotelli viene escluso e non va neanche in panchina. Un altro che cambierà squadra, importante che non sia l’Inter. Vince il City sempre in casa col Sunderland ma ancora con molti rischi. Vediamo 5 gol in soli 14 minuti, i Citizens vanno avanti di 2 reti per poi vedersi raggiunti in 3 minuti, ma acciuffano la vittoria, 3-2, grazie a Lampard entrato da poco, ma è ritornato un Yaya Tourè stratosferico.
In serata la capolista Chelsea gioca l’ennesimo derby londinese in casa del Tottenham. Mourinho è l’unico che mantiene ben 8 titolari e la cosa inciderà alquanto perché succede l’impossibile, l’imprevedibile: Tottenham- Chelsea 5-3 ma gli Spurs hanno travolto i Blues! Sugli scudi Kane, 21 anni, forte fisicamente, ma veloce e tecnicamente molto dotato, autore di una doppietta e di una gara da incorniciare tanto che è lui the man of the match. Leggendo i commenti dei giornalisti segnaliamo che questa partita è già stata definita quella che sarà la migliore dell’anno. E’ la seconda manita che subisce Mourinho, l’altra è stata contro il Barcellona nel 2010. Eppure i Blues sono andati per primi in vantaggio, poi sono stati surclassati ed ora sono stati raggiunti dal City in testa alla classifica, qualcosa di clamoroso se si pensa che un mese fa erano avanti di 8 punti. Abbiamo visto la difesa ballare insolitamente, forse anche per stanchezza. Ci piace comunque segnalare un fatto inedito: Mourinho era terreo, sfiduciato, ma poco prima del fischio finale è andato ad abbracciare Pochettino, allenatore degli Spurs per congratularsi e stretto la mano anche ai suoi assistenti Grande gesto che è parso oltretutto sincero.
Hanno giocato due “candidati” all’Inter: Paulinho, entrato per gli ultimi 30 minuti e, sorpresa, Salah negli ultimi 20. Niente di speciale, ma nessun grande errore.