C’è qualcosa di strano nell’Inter, un clima perturbato come i cieli della Lombardia che si può così riassumere.
– Dopo l’utilizzo di Hernanes e Kovacic esterni sono piovute critiche a Mancini per i continui cambiamenti di formazioni, di schemi e di utilizzo di giocatori fuori ruolo peraltro già adottati prima del mercato di gennaio nell’intento di forzare la Società ad acquistare i giocatori da lui richiesti.
– Franco Arturi scrive oggi su Gazzetta dello Sport: “Mancini si sta giocando molto all’Inter e lo sa”. E aggiunge, “La ricerca di un gioco di respiro “europeo” è evidente nelle idee di Mancini ma per ora non percepibile in schemi e movimenti. La squadra è slegata, fragile e poco riconoscibile, anche da se stessa. Le vorticose scelte di mercato, infine, non aiutano a fissare una precisa identità. Comunque ci vuole un po’ di pazienza” .
– Interlive va addirittura oltre titolando: “Thohir e Mancini ai ferri corti” aggiungendo che quel che più spaventa è che non ci sia comunità di intenti sul progetto finale. Ma soprattutto Thohir è stufo dei messaggi diretti e indiretti che gli lancia Mancini, insoddisfatto dal mercato condotto finora dall’Inter, che ha visto sfumare nell’ordine Yaya Touré, Dybala, Zukanovic e Felipe Melo. Tutti giocatori richiesti espressamente dal tecnico jesino, che si è ‘vendicato’ sul campo schierando formazioni illogiche e dichiarando troppo spesso ai giornalisti che servono rinforzi e soprattutto che “serviranno almeno 4-5 giornate di campionato per vedere l’Inter in forma”.
– Sempre la Gazzetta insiste scrivendo che il tecnico jesino non si accontenta e vuole altri acquisti a miglioramenti della rosa a sua disposizione. Prosegue il lavoro di Piero Ausilio, impegnato nella ricerca di profili che possano rinforzare la squadra, ancora lacunosa in qualche zona di campo.