La delusione per un derby pareggiato in malo e siffatto modo non deve far perdere di vista che oggi è iniziata una nuova era: è così che per la prima volta dopo 31 anni si è giocato un derby senza Moratti e Berlusconi presidenti, che tanta grandeur hanno dato al calcio milanese. Misteriosi gli investitori cinesi per il Milan e poco ci riguarda, mentre stiamo imparando a conoscere Suning, una delle più grandi aziende al mondo e con grandi progetti ambiziosi. Si parla di un budget di 150 milioni per il prossimo mercato, una cifra in realtà che non deve indurre in facili trionfalismi, perchè nel 2017 è la quota minima per competere ad alti livelli, ma comunque qualcosa che non si vedeva da anni, dai tempi di Moratti, per la precisione e tanto per intenderci. Certo, è estraniante vedere l’Inter in mani cinesi, tutti vorrebbero una proprietà italiana, anzi, meglio, senza che qualcuno se ne abbia a male, milanese, ma bisogna capire che un investitore straniero non ha nessun interesse a snaturare l’identità del club, anzi, non è un caso che proprio con la Suning stiano tornando i giocatori italiani, inoltre abbiamo visto come lo stile adottato è chiaramente morattiano, con l’impegno sociale immutato, lo stile elegante, il basso profilo. Bisogna capire che ogni realtà particolare, per rimanere tale, deve stare proprio dentro la globalizzazione, solo così può soppravivere. Standone fuori, in uno splendido isolamento, invece, è destinata a perire e a estinguersi. Tanta polemica è stata data anche all’orario, ma in realtà il derby alla sera non apparteneva a nessuna tradizione, se non quella invece televisiva: Il derby, per decenni, fino agli anni ’90, si è sempre giocato di pomeriggio, alle 14,30, alle 15 o alle 16, questi erano gli orari, dunque giocarlo a mezzogiorno, quindi di giorno, altro non è che un ritorno alla tradizione molto più che giocarlo alla sera. Chiunque va allo stadio, inoltre, preferisce una partita di giorno che alla sera, quindi la polemica è apparsa piuttosto pretestuosa e arrabbiata. Lo stadio era pieno, c’erano le coreografie, la passione, le bandiere, i cori, c’era una bella luce e questa Inter che cade sempre negli stessi difetti. Ahinoi.
Nella foto di Miguel Medina: Candreva contrasta Mati Fernandez durante il derby di oggi.